Friedman Benda allarga i suoi orizzonti e debutta in Europa, sulla piazza internazionale di Parigi. La città, in pieno fermento in occasione della prima edizione di Design Miami/Paris, in scena dal 17 al 22 ottobre, è la meta prescelta dalla galleria statunitense specializzata in design d’autore che qui approderà nel 2024 e che già annovera nomi contemporanei e storici come Ron Arad, Estúdio Campana, Archibong, Daniel Arsham, Raphael Navot, Faye Toogood, Shiro Kuramata e gli italiani Ettore Sottsass, Gaetano Pesce, Andrea Branzi (mancato alcuni giorni fa). Dopo New York e Los Angeles quella parigina, che approderà al 38 di Rue du Temple, nel Marais, rappresenta la terza sede di Friedman Benda nel mondo. Diretta da Astrid Malingreau, si preannuncia come una vetrina cruciale per il design di alto livello, come ha raccontato il founder e ceo Marc Benda, che guarda all’Europa come uno sbocco di business che già supera gli Usa.
Perché avete scelto Parigi per il vostro debutto europeo?
La città è un hub globale per gli scambi culturali. Aprire una galleria qui significa venire in contatto con un pubblico sofisticato e con molti dei collezionisti più importanti nel nostro campo. Volevamo dare l’opportunità agli studi e ai designer con cui lavoriamo di far parte di questo ambiente fiorente e stimolante.
Cosa vi attendete dall’Europa?
Il mercato europeo del design di alta gamma supera già in dimensioni quello statunitense. Siamo molto attivi nella comunità di collezionisti e istituzioni in Francia e in tutta Europa, ma sappiamo che c’è ancora molto spazio di crescita per la galleria. Molti degli artisti più innovativi del nostro settore hanno studiato e risiedono in Europa. Tuttavia, sono ancora poco rappresentati a Parigi e raramente o mai hanno esposto qui. Vogliamo offrire a un vasto pubblico l’opportunità di sperimentare in prima persona questi importanti progetti.
I marchi di design e le istituzioni stanno puntando verso il Middle e Far east. La vostra scelta sembra in controtendenza…
Lavoriamo soprattutto per sviluppare artisti e progetti e questo è un aspetto fondamentale della nostra filosofia. Le tendenze sono per definizione a breve termine.
Quali risultati vi aspettate?
La galleria è destinata a crescere in modo organico e a forgiare il proprio percorso, piuttosto che rispondere ad aspettative aziendali predefinite. La nostra attenzione si concentra sul modo in cui i nostri artisti e i loro progetti saranno accolti a Parigi.
Pianificate di espandere il vostro portfolio di artisti/designer?
Stiamo in fase negoziale con diversi artisti in Francia e in tutta Europa per continuare a espanderci. L’apertura dello spazio di Parigi porterà sicuramente una serie di collaborazioni e opportunità nuove.
di Vittoria Giusti