A pochi passi da Corso Como a Milano, Italamp inaugura il 15 aprile lo showroom gioiAtelier, creato in partnership con Capital Collection. La storica azienda di illuminazione e il marchio d’arredo hanno scelto di progettare insieme uno showroom che si sviluppa su una superficie di 200 metri quadrati. Il concept dello spazio è quello di creare delle ambientazioni attraverso le quali valorizzare i sistemi d’illuminazione. Quest’apertura rappresenta un tassello significativo nella sviluppo dell’azienda, che, nonostante la fase di contrazione del settore, continua la sua crescita. “Milano è uno snodo strategico – dichiara Andrea Carollo, Sales Director di Italamp – e il nuovo showroom è in grado di offrire molta visibilità durante tutti i periodi dell’anno”.
Come sta andando il mercato e come è andata la chiusura dello scorso anno?
“Il mercato al momento si trova in una fase di stallo – spiega Carollo – poiché, nonostante la volontà di aziende e players di continuare a crescere insieme attraverso politiche di vendita, promozione e distribuzioni comuni, si trova a doversi confrontare con una serie di scenari su varie latitudini che chiaramente generano un’impasse nella proattività e fiducia dei clienti stessi. Nel 2024, la stabilizzazione dei tassi di interesse e quindi la rinnovata fiducia dei players per nuovi investimenti, dovrebbe supportare la ripartenza del mercato edilizio e quindi, a cascata, dei settori residential e hospitality. Nonostante ciò, dopo due anni come il 2022 e il 2023 dove la crescita è stata del 21% e poi del 13%, nel nostro specifico caso con un risultato finale di circa 7,3 milioni di euro di fatturato, possiamo confermare ancora il trend di crescita, ma fare una previsione certa in questo specifico momento potrebbe essere fuorviante. Certo è che il mantenimento del livello di crescita attorno al 15% annuo è un nostro obiettivo dichiarato”.
A quanto ammonta la vostra quota di export e quali sono i mercati esteri più in crescita per il vostro settore?
“La quota di export di Italamp – prosegue Carollo – ammonta a circa l’80% del fatturato globale. I nostri mercati capisaldi sono il Medio Oriente, l’Asia centrale, l’India e l’Europa centrale. Abbiamo notato però notevoli possibilità di crescita nell’Africa del centro e del nord, nel Far East e in Corea. Ma il nostro obiettivo principale è quello di stabilizzarci e incrementare il più possibile il mercato statunitense. Abbiamo infatti un business plan dedicato esclusivamente a quest’area che stiamo monitorando con molta attenzione”.
Come si sta orientando attualmente la vostra strategia aziendale?
“La crescita che ha caratterizzato Italamp negli ultimi anni – dichiara Carollo – si sta dimostrando quanto più organica e legata a una costante risposta da parte di partners fidelizzati, che assicurano quindi una solida continuità indipendentemente da progetti bias per il nostro fatturato. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo finalizzato e implementato partnership che ci hanno permesso di rafforzare la nostra presenza nei vari mercati. Sono stati riconfermati fondamentali check point aziendali come gli uffici-showroom di Shanghai e Londra – oltre allo spazio espositivo in partnership con nostro cliente nel Design Centre di Chelsea Harbour – sostenuti dal consolidamento della nostra presenza in mercati strategici come gli Emirati Arabi, Francia, Singapore e India. Di recente sono stati inaugurate nuove partnership con i nostri prodotti a Nuova Delhi, Astana, Mumbai, Tbilisi, Sofia e Pechino, solo per citarne alcune. Nei prossimi mesi poi sono già state confermate le nuove aperture di importanti spazi a Beirut, Baku, Bangkok, Riyadh e Casablanca”.
La vostra azienda nasce ed è radicata nel mondo della vetreria artigianale, quali sono le strategie per tutelare il Made in Italy?
“Abbiamo sempre creduto – spiega Francesca Fascina, Head of Marketing and Communication & Export Manager – nel valore aggiunto della lavorazione artigianale. Siamo legati alla nostra filiera da decenni. Ci sono vetrerie e cristallerie con cui collaboriamo da più di trent’anni: tenerle vive è il nostro obiettivo. Siamo fieri delle nostre tradizioni ed è per noi importante raccontare tutto ciò al cliente finale affinché comprenda il valore aggiunto di un prodotto come il nostro. Artigianalità non è un concetto necessariamente incompatibile con modernità e innovazione, si deve infatti ribadire che le lavorazioni mutano e si rinnovano costantemente integrando nuove tecnologie, come quella led”.
A livello di prodotto, quali sono i trend dell’illuminazione che potranno avere più seguito?
“Dopo il Covid – conclude Fascina – abbiamo bisogno di ambienti sempre più caldi in cui vivere e lavorare, caratterizzati da una luce d’atmosfera. Italamp cerca sempre di interpretare i trend e di creare progetti custom made che rispecchino le esigenze dei clienti. Non ci siamo mai focalizzati su uno specifico stile ma la nostra sfida è proprio quella di sperimentare e creare oggetti di luce con più materiali e lavorazioni. Le collezioni che andremo a presentare prossimamente a Milano saranno caratterizzate da un design eclettico ma sempre con un touch di eleganza che ci contraddistingue. Inoltre, abbiamo recentemente lanciato Kaleido, un nuovo book che raccoglie suggestioni e idee per creare installazioni luminose personalizzabili”.