All’Adi Design Museum una nuova mostra collettiva under35 invita a riflettere sulle problematiche, sociali e ambientali, che oggi interessano tanto il mondo del progetto quanto il più ampio dibattito culturale e politico. La manifestazione, dal titolo ‘Italy: A New Collective Landscape’, si ispira a “Italy: TheNew Domestic Landscape, – sottolinea la curatrice Angela Rui – la mostra curata da Emilio Ambasz al MoMA di NewYork nel 1972 che portò il design italiano al mondo facendo dell’Italia il punto di riferimento della disciplina moderna per eccellenza”. Se da un lato, dunque, è chiara la necessità di guardare al passato come imprescindibile realtà di riferimento, dall’altro emerge l’urgenza di superare quella “nostalgia – continua Rui – che tanto lega gli ambienti del progetto a tale periodo storico perché, forse, la risposta creativa potrebbe nuovamente ispirare un tessuto produttivo e manifatturiero in cerca di cambiamento”.
Nuove visioni progettuali costruiscono, così, una ricca panoramica su un gruppo generazionale che, attraverso il linguaggio del design, annuncia una netta presa di posizione nei confronti delle sfide del presente. Con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico su tematiche urgenti, quali per esempio la sostenibilità e l’inclusività sociale, la manifestazione propone un percorso espositivo dinamico e interattivo che, occupando la sala più ampia del museo, invita i visitatori a partecipare attivamente ai lavori presentati dai 100 giovani progettisti.
Tra installazioni digitali, progetti editoriali e oggetti realizzati con materiali di scarto, la narrazione è scandita in tre sezioni, che a loro volta si concentrano su tre diverse qualità del design: sistemico, relazionale e rigenerativo. ‘Italy: A New Collective Landscape’ prevede, inoltre, un ricco palinsesto di appuntamenti e workshop che si susseguiranno per tutta la durata della mostra, trasformando il museo in un “cantiere aperto”, come dichiarato da Parasite 2.0, il gruppo, formato da Eugenio Cosentino, Luca Marullo e Stefano Colombo, che ha curato l’allestimento.