Basta uno smartphone per accendere, dalla macchina o dal proprio ufficio, il caminetto o la stufa domestica alimentata in pellet, per poi varcare la porta di casa ed essere accolti da un confortevole tepore. Se poi la cucina è alimentata con lo stesso sistema, il risultato è doppio: casa calda, forno pronto per la cottura.
La gestione in remoto delle stufe si ottiene tramite una app che Palazzetti ha avviato con successo da oltre un anno su tutti i suoi prodotti: viene offerta gratuitamente sugli impianti nuovi e a pagamento (60 euro per la connection box) sul consolidato già a casa del cliente. “Negli ultimi cinque mesi – racconta a Pambianco DesignChiara Palazzetti – abbiamo registrato oltre 10 mila download. Inoltre, per chi avesse acquistato un caminetto alimentato a legna, è stato studiato un dispositivo di accensione tramite sms, che fa scattare la scintilla su una base di pellet che poi, a sua volta, irradia il legname”.
Elementi tecnici ed estetici contraddistinguono le novità presentate da Palazzetti a Progetto Fuoco. Il gruppo di Porcia (Pordenone) ha sviluppato 11 nuovi prodotti di alto design e offerto al mercato delle novità esclusive come le caldaie che avvisano autonomamente, superate le duemila ore di funzionamento, quand’è il momento di chiamare il manutentore. Tutti i prodotti sono realizzati in Italia, nei tre stabilimenti di proprietà situati in provincia di Pordenone, per essere destinati al 50% in Italia e il resto tra Europa (mercato estero principale), Nord America, Far East e perfino Sudafrica. Il giro d’affari 2015, stabile sull’anno precedente, è di oltre 60 milioni di euro, per il 70% generato da caminetti e stufe da salotto, per il 20% da centrali termiche e per il restante 10% dal mondo cucina. Gli addetti si aggirano attorno alle 280 unità. In Giappone, le stufe a legna Palazzetti sono state scelte per un progetto didattico avviato all’interno delle scuole, con i bambini impegnati in operazioni di manutenzione. In Italia, l’azienda friulana ha rafforzato il patto con i rivenditori supportandoli attraverso un progetto itinerante di pop-up store. “Dallo scorso luglio – racconta l’imprenditrice, nipote del fondatore Lelio Palazzetti – abbiamo 20 mezzi itineranti che utilizziamo per presentare, nelle città italiane ed europee, cosa possiamo offrire ai clienti finali. Abbiamo scelto questa formula perché vogliamo sostenere la clientela wholesale. Guardiamo inoltre con attenzione alla nascita di negozi specializzati nel riscaldamento e ai canali legati al mondo dell’installazione”. Progetti futuri? “Crediamo nella specializzazione e vogliamo, fin quando sarà possibile, rimanere made in Italy: costa di più, ma avvertiamo una forte responsabilità sociale verso il nostro Paese” conclude Chiara Palazzetti.