Si chiama Prisma Live, la nuova sede milanese, in via Adige n. 11, de Il Prisma, società internazionale di architettura e design presente anche a Roma, Lecce e Londra. La nuova location, con i suoi 1100 metri quadrati di superficie, non vuole essere solo spazio di lavoro ma anche territorio aperto al confronto. “È il luogo in cui una nuova conoscenza si sviluppa attraverso contaminazioni ed esperienze di arricchimento reciproco: è il laboratorio in cui spazi, materiali e interazioni si modellano nel modo più sostenibile possibile, per rendere il futuro del vivere, apprendere e lavorare realmente umano”, spiega Stefano Carone, founder e managing partner de Il Prisma.
“Se l’obiettivo di molte realtà aziendali è incentivare le persone a tornare a frequentare gli spazi di lavoro, noi siamo partiti chiedendoci: come possiamo creare valore dal tempo passato insieme? I motivi per cui gli esseri umani si aggregano sono diversi per ogni organizzazione. Nel nostro caso, l’aspirazione che ci accomuna è il desiderio di condividere la conoscenza. Ecco perché dedichiamo molta attenzione allo sviluppo dei luoghi in grado di innescare connessioni di valore fra le persone. II Prisma Live è uno spazio pensato per i nostri team e aperto all’esterno. È un luogo di condivisione e diffusione di cultura. Qui raccogliamo gli spunti che osserviamo nel mondo e li elaboriamo per generare visioni e ispirazioni che arricchiscano la nostra riflessione progettuale. Vogliamo riflettere sui cambiamenti sociali e su come questi influiscano nel nostro rapporto con gli spazi. In particolare uno dei prossimi temi che affronteremo sono i cambiamenti che i fenomeni migratori generano sulla nostra vita”.
Questo concept di workspace è stato concepito come un organismo che si propone di essere dinamico e generativo di una cultura condivisa, in cui conoscenza, esperienza e comunicazione ne animano gli ambienti principali. L’ingresso è il primo momento di dialogo con i visitatori: monitor a parete di diverse dimensioni il palinsesto di tutti gli eventi e i contenuti che lo animeranno nel corso dell’anno, come i tre talk a tema Preserving Identities, Crossing the Opening e Harvesting Divergency.
L’Area Live è lo spazio dell’esperienza, completamente flessibile e riconfigurabile per incontrare necessità di brainstorming, workshop, plenarie, cooking show o gruppi ristretti di lavoro. Il Serendipity Garden – una delle aree più suggestive della struttura – è uno spazio sempre verde caratterizzato da essenze della macchia mediterranea. È un luogo multifunzionale capace di offrire stimoli multisensoriali dove dedicarsi a momenti di lavoro, condivisione e socializzazione più informali e intimi.
Il Living Matter Lab (LiMa Lab) è il laboratorio creativo e innovativo, in cui i progettisti e strategist sperimentano nuovi materiali e possibili applicazioni per i progetti. L’Artist Atelier è invece una parte che sarà affidata ogni anno a un differente artista – il primo è Marco Nereo Rotelli – e alle sue creazioni site specific. Lo scopo è quello di contaminare i progettisti e lasciarsi contaminare da loro, generando così un processo creativo continuo e ricco di stimoli.