E’ firmata Il Prisma la sede della nuova Polimi Graduate School of Management, recentemente inaugurata sui Navigli a Milano, in Ripa di Porta Ticinese 77, che si va ad aggiungere alla storica di Bovisa. Capsule per isolarsi in sessioni di coaching, aule ibride, multifunzionali e flessibili per lezioni da remoto e in presenza caratterizzano il progetto della società internazionale di architettura. Lo spazio si struttura su 1600 mq per tre piani: piano terra, piano primo, piano secondo oltre a un piano soppalchi.
Una atmosfera informale e undergroud caratterizza l’Area Welcome, mentre l’environmental branding, che ha l’obiettivo di veicolare una serie di messaggi e frasi valoriali è stato anch’esso, in parte, curato da Il Prisma. In particolare, le scritte a terra, come quelle all’inizio e alla fine della scala in metallo. All’interno dell’area Welcome, a sinistra, un Led Wall comunica tutta una serie di contenuti, dai messaggi di benvenuto alle informazioni sulle aule e sugli orari delle lezioni. Gli spazi ancillari che si diramano fra le aule dei piani terra, primo e secondo sono progettati con l’approccio ‘Worksphere’, con work setting concepiti per ogni tipologia di lavoro: da quelle più esplorative e di brainstorming, alla creazione e messa a punto di progetti.
Le Capsule sono spazi chiave: collocate al secondo piano, si possono prenotare per isolarsi, fare una sessione di coaching con un mentore in presenza o da remoto, o un’autovalutazione, supportati da futuristici strumenti digitali. Le Multipurpose rooms (Mpr) sono cinque in tutto: aule progettate per assicurare flessibilità spaziale, tecnologica e funzionale, con l’obiettivo di offrire la migliore esperienza didattica, in presenza e a distanza, e costituiscono il core della business school.
Grazie a supporti digitali e d’arredo (separé e lavagne mobili, tavoli ribaltabili, luci modulari, pannelli fonoassorbenti per il comfort acustico) sono facilmente riconfigurabili e possono accogliere diversi scenari della didattica: lezione frontale, teamwork, conference room o aula flexi. Videocamere e microfoni direzionali gestiti da regia intelligente consentono agli interlocutori, in presenza o da remoto, di interagire in egual misura, attenuando i gap esperienziali della didattica ibrida.
Il piano terra e il primo sono uniti da un fil-rouge di colori e materiali, anche se mixati in maniera differente. L’aspetto industriale, mantenuto grazie alla presenza metallica e impianti a vista, è contrastato dal calore materico di legno e dal verde. La segnaletica è stata studiata per essere la più inclusiva possibile e tiene conto di di tutte le tipologie di disabilità; la segnaletica principale è affiancata dalle indicazioni in codice Braille e dai cartellini appositi per i disabili in carrozzina che possono avere una diversa percezione dello spazio