Un mercato assopito per anni che ora torna ad affermarsi in tutte le sue peculiarità. Le aziende produttrici di carte da parati stanno vivendo un nuovo Rinascimento che punta a crescere per miliardi di dollari nei prossimi 4 anni.
Il mercato globale dei rivestimenti murali nell’interior design è destinato a crescere fino a raggiungere 36,6 miliardi di dollari nel 2022. Sono le stime di Global Industry Analysts (Gia), casa editrice statunitense che si occupa di ricerche di mercato internazionali. La crescente domanda rivolta alle diverse soluzioni di rivestimenti murali sta portando, secondo Gia, a profondi cambiamenti nell’home decor, dando vita a nuove tendenze che portano il mercato verso una crescita continua e costante. Nelle carte da parati è da segnalare l’eccellente percorso di rinascita compiuto dal settore negli ultimi 10 anni. Al di là dei numeri e dei fatturati, sono alcuni dei principali attori nel panorama internazionale a registrare il clima favorevole. Christian Benini, fondatore e Art Director di Wall&decò, per esempio, ha dichiarato a Pambianco Design: “Analizzando nello specifico l’Italia, nell’ultimo decennio la carta da parati è passata da prodotto in quasi totale oblio a elemento di gran moda. Per quanto riguarda Wall&decò, nel mercato dal 2005, il successo è stato abbastanza immediato perché ha saputo individuare una nuova estetica del decoro murale. Il nostro prodotto non si è posto come un’alternativa nel mondo del rivestimento murale, ma come un vero e proprio elemento di arredo che veniva, e viene tuttora, pesato al pari di un mobile o di un letto.” Dunque, un prodotto che ha saputo reinventarsi negli anni, soddisfacendo le necessità dei progettisti. La carta da parati sta dimostrando oggi i suoi punti di forza, ottenendo maggiori risultati rispetto alle vernici e agli altri rivestimenti murali. Secondo la ricerca Gia, rappresenta una delle prime scelte per modificare l’aspetto e l’atmosfera di un ambiente, oltre a proteggere la superficie della parete. “Le carte da parati, pur mantenendo la loro tipica funzione di rivestimento di pareti ‘nude’, sono un prodotto che, negli anni, ha rivoluzionato la propria immagine – ha affermato a Pambianco Design Mauro Jannelli, Presidente di Jannelli&Volpi (che nel 2017 ha registrato una crescita del 12%) – e ne dà testimonianza l’interesse che hanno dimostrato alcune grandi firme della moda, tra cui Armani, Missoni, Hermès, Gucci”. Queste collaborazioni sono un esempio del solido legame tra moda e design che va a contribuire alla florida evoluzione del settore che, risollevandosi, è riuscito a coinvolgere nuovamente i consumatori, come ha aggiunto Patrice Marraud des Grottes, fondatore di Elitis, azienda francese che fa dell’originalità il suo core-business. “Fino alla fine degli anni 80, le aziende di carta da parati hanno cercato di produrre sempre più velocemente e a basso costo, realizzando prodotti di scarsa qualità e con decorazioni poco attraenti. Il pubblico si è stancato e si è allontanato. Il rinnovamento era necessario”. I fattori di cambiamento registrati dalle aziende creative non si limitano alla ricostruzione di collaborazioni con altri settori come quello della moda, ma si rintracciano nell’uso sempre più avanzato di tecnologie, della rete web e dell’abilità del soddisfare la richiesta di personalizzazione. D’accordo in questo senso, aziende storiche come Cole & Son e Vescom. “Il mondo degli interni è oggi molto più accessibile al consumatore: si vede dal numero crescente di riviste e dalle risorse online come Pinterest. Le persone cercano di creare una propria visione degli ambienti interni e la carta da parati ne è un elemento chiave”, è il messaggio che arriva proprio da Cole & Son. Messaggio rafforzato dalle parole di Irene Gimmersta di Rebel Walls, giovane azienda scandinava con un passato legato a doppio filo con la storica Boråstapeter. “Il cambiamento più grande – ha dichiarato a Pambianco Design – è l’arrivo della carta da parati su ordinazione che consente ai clienti di scegliere e creare su misura”.
LA TECNOLOGIA FA LA DIFFERENZA
Rivestimenti e carte da parati di ultima generazione sono la prova dei progressi tecnologici che caratterizzano il settore, come la stampa a getto d’inchiostro che consente di imitare disegni e texture propri della ceramica. Rick Vintage di Nlxl, piccola azienda olandese, ha insistito sull’importanza dell’uso della tecnologia: “Abbiamo iniziato sette anni fa creando carta da parati con gli scarti del legno e siamo stati la prima azienda ad avere una collezione interamente digitale. Credo che la tecnologia possa aiutare a diminuire i costi nei prossimi anni”. Entrata sul mercato delle carte da parati da poco, ma con un’eccellente storia nei tessuti. Nick Cope, cofondatore di Calico Wallpaper, ha definito questo cambiamento digitale come “un ponte che abbiamo appena attraversato” e “un processo che continuerà a farci ottenere il meglio in modi che non possiamo prevedere”. Le nuove collezioni di Wall&decò, ha ripreso Benini, segnano un passaggio importante nel ritorno della carta da parati, rendendo gestibile un servizio di stampa made to measure che prima non era possibile. “Personalmente – ha aggiunto – ritengo fondamentale che lo sviluppo debba essere perseguito non solo a livello di tecnologie di stampa e di materiali, ma anche a livello d’individuazione di nuove destinazioni d’uso. Da qui è nato Wet System, che ha portato la carta da parati e il concetto di decoro anche in un ambiente tecnico come quello della doccia e Out System la variante per muri e facciate esterne”. L’azienda ha registrato una crescita significativa rispetto al 2016 ed è entrata nel gruppo svedese Wallvision (già proprietario di Cole & Son, Engblad & Co, Boråstapeter e Mr. Perswall). Se è vero dunque che la tecnologia permea anche questo settore come quello dell’arredo in generale, Vescom ne ha puntualizzato aspetti quali la sicurezza antincendio, la facilità di pulizia, la resistenza, la facilità di utilizzo e di manutenzione.
CONTRACT E RESIDENZIALE
“Nel mondo del contract, il prodotto ha sempre avuto il ruolo di efficiente e utile rivestimento murale. Negli ultimi anni – ha commentato Jannelli – grazie alle nuove tecniche digitali, architetti e progettisti hanno goduto di ampie possibilità decorative”. La personalizzazione è quindi fondamentale sia nel contract sia nel privato e garantisce alla carta da parati un nuovo ruolo, non solo funzionale. Benini definisce infatti la parete come protagonista e non più semplice sfondo decorativo e Marraud des Grottes ne sottolinea il valore estetico soprattutto per il residenziale, così come Gimmersta di Rebel Walls definisce le case private non più solo come case, ma piuttosto come musei di noi stessi e quindi luoghi che devono rappresentare il proprietario ed esserne la sua espressione. “Nel mondo del contract – ha dichiarato Nicolò Favaretto di Rubelli a Pambianco Design – vince il vinile, che ha senza dubbio un suo appeal, dimostra apprezzabili performance tecniche e viene proposto ad un prezzo contenuto. Il mondo del residenziale è invece orientato verso un prodotto più sofisticato e predilige in modo particolare gli effetti serici o metallici, tipici del tessuto”.
LA SCOMMESSA DELL’ASIA
Tornando alla ricerca Gia, si evince che l’Europa rappresenta oggi il più grande mercato in tutto il mondo. L’Asia rappresenta invece l’area più frizzante in termini di crescita, con una previsione del +6,4% per i prossimi anni. Resta importante fare delle distinzioni. Jannelli, per esempio, ha evidenziato una profonda differenza tra i mercati di riferimento dal punto di vista di quantità richiesta (Russia, Cina e Asia in generale) e quelli legati alla qualità (Europa e Stati Uniti). Rubelli ha individuato i mercati nei quali l’uso delle carte o tessuti da parati è storicamente più radicato (Italia, Medio Oriente e Regno Unito) mentre Nlxl ha registrato un ampio interesse in Paesi dove la carta da parati non è un prodotto comune (Russia e Giappone).
UN 2018 DA INCORNICIARE
Come indicato dalla ricerca Gia, le aziende leader nel palcoscenico internazionale si attendono una continuità nella crescita. Tra le italiane, Rubelli si aspetta di ottenere un +20% rispetto al 2017, così come Jannelli&Volpi quantifica un progresso dell’8-10 per cento. Wall&Decò immagina un ulteriore proliferare di nuove aziende, come è avvenuto negli ultimi anni. Cole & Son, Calico e Nlxl indicano nuovi design; Vescom maggiore customizzazione; nuovi mercati per Elitis.
di Costanza Rinaldi