Il festival di architettura di Torino ‘Bottom Up! Quando la città si trasforma dal basso’, nato su iniziativa dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione per l’architettura / Torino, non si ferma per effetto del Covid-19, ma cambia format.
Proseguono le attività delle 14 comunità (privati cittadini, scuole, artisti, collettivi, comitati, associazioni, imprese e progettisti) coinvolte per la preparazione delle campagne di crowdfunding dei progetti selezionati, che prenderanno il via in autunno; sono nati una rubrica settimanale ‘Bottom Up! LIVE’ (ogni venerdì alle 15.00 in diretta Facebook su @bottomuptorino) e il gruppo Facebook ‘Bottom Up! Voci’ per dare la possibilità alle comunità di raccontare i progetti e raccogliere nuovi stimoli dal basso; a giugno si svolgerà una maratona di riflessioni e contributi a distanza, che raccoglierà le riflessioni di questi mesi e a conclusione di tutto il percorso ci sarà un evento finale di restituzione.
“Il festival di architettura Bottom Up!” sottolinea la presidente della Fondazione per l’architettura Alessandra Siviero “è uno degli eventi di punta dell’Ordine e della Fondazione nella programmazione 2019-2020 e sono molto contenta che non si sia interrotto. È infatti l’unico festival di architettura in Italia che non è stato annullato o rinviato. Abbiamo saputo, grazie ai curatori Maurizio Cilli e Stefano Mirti, trasformare il format per far fronte alle nuove esigenze, senza interrompere il lavoro fatto e le riflessioni avviate. Un atto che abbiamo ritenuto doveroso per non deludere la significativa risposta dei cittadini alla nostra call e l’alto livello qualitativo e l’eterogeneità dei progetti proposti.”
L’obiettivo rimane immutato: diffondere la conoscenza dell’architettura contemporanea e favorire pratiche di trasformazione urbana dal basso partendo dalle idee della comunità che, attraverso processi di crowdfunding e dibattiti pubblici, saranno trasformate in realtà.