I cambiamenti climatici non impattano solo sulla vita dell’uomo ma anche sulla natura che ci circonda. In questi ultimi anni temporali violenti e tempeste hanno abbattuto numerosi alberi – anche secolari – parte del paesaggio urbano delle nostre città. Eppure anche da una calamità è possibile ricavare qualcosa di creativo (e anche di utile). È questo il caso delle iniziative intraprese dal Comune di Milano e dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani per dare nuova vita ai tronchi degli alberi caduti trasformandoli in pezzi da collezione o vere e proprie opere d’arte. Ma l’interesse del design per la tutela del patrimonio ambientale è anche al centro di Seed, il festival internazionale di Perugia che promuove la cultura della sostenibilità.
Il prossimo 11 settembre, all’ADI Design Museum, si terrà un’asta molto particolare. Battuta da Christie’s a favore del Fondo Milano per gli Alberi – istituito dal Comune di Milano per il ripristino del verde cittadino dopo il nubifragio del luglio 2023 – l’evento è parte del progetto, ideato da Nicoletta Gatti, “Second life, 10 alberi per 10 totem d’autore”. Il ricavato verrà interamente donato alla comunità per la ripopolazione del verde. L’idea nasce nell’agosto 2023, in seguito alla violenta tempesta che ha colpito Milano nel luglio dello stesso anno, portando all’abbattimento di oltre 5000 alberi. La designer e curatrice Nicoletta Gatti ha recuperato alcuni tronchi degli alberi caduti, coinvolgendo altri designer per trasformarli in dieci opere d’arte. I totem esplorano tematiche importanti interrogandosi sul rapporto uomo-natura e portano le firme di Alessandra Baldereschi, Elena Salmistraro, Mario Trimarchi, Federico Peri, Marco Piva, Francesco Meda, Giulio Iacchetti, Zanellato/Bortotto e Studio Pepe oltre che della stessa Gatti. La base d’asta di tutte le opere in catalogo è di duemila euro.
Iniziativa analoga quella che intraprenderà nuovamente Il Vittoriale, la casa-museo di Gabriele d’Annunzio a Gardone Riviera (BS). Dal 2014 dai cipressi caduti a causa di eventi climatici estremi oppure abbattuti perché malati sono state ricavate delle “fette” d’albero con impresso il logo del Vittoriale. “Nel 2014 ci fu una tempesta e caddero tanti cipressi”, ha dichiarato Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani. “Mica li potevo bruciare, sono di d’Annunzio. Così li abbiamo fatti a fette, fatti marchiare a fuoco con il nostro logo e venduti a 49 euro l’uno. Lo scorso agosto c’è stata un’altra tempesta e sono caduti sei cipressi fra i quali uno dei più alti con una base di quasi un metro di diametro e produrrò nuove fette di cipresso a 190 euro”.
Infine a Perugia, dal 25 al 28 settembre, torna il festival “Seed Design action for the future”, nella suggestiva cornice di S. Francesco al Prato. Seed – come suggerisce la parola stessa – vuole essere un seme collettivo per il cambiamento dove cultura del progetto e scienze umanistiche si incontrano per discutere delle sfide e delle opportunità che il futuro ci riserverà. Insieme ad artisti, scienziati, filosofi, psicologi, economisti, accademici e imprenditori, le quattro giornate affronteranno numerose tematiche dedicate al futuro del pianeta. Tra gli ospiti della manifestazione, curata da Barbara Cadeddu, interverranno Andrea Margaritelli, presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura, oltre a designer e architetti di fama mondiale quali Mario Cucinella, Stefano Boeri, Piero Lissoni, Jan Gehl, Kjetil Trædal Thorsen, Petra Blaisse e Toshiko Mori.