La catena Mandarin, Palazzo Roma (Fendi), Ginzan Onsen Fujiya in Giappone e Waldorf Astoria a New York sono tra le strutture alberghiere arredate da Agape, che punta AL 20-25% di fatturato dal canale contract nella sola hotellerie.
Uno degli ultimi colpi messi a segno da Agape nel contract è la fornitura dell’ambiente bagno all’interno di Palazzo Roma, struttura a cinque stelle con cui Fendi ha fatto il proprio ingresso nell’hotellerie con le Private Suites, su progetto di Marco Costanzi. Per l’azienda mantovana controllata dalla famiglia Benedini, specializzata in soluzioni di bath design, si è trattato del suggello impresso a un portfolio già spesso di interventi realizzati tra hotellerie e residenze private. “Siamo forti laddove c’è necessità di personalizzazione, offrendo un giusto mix di customizzazione e prodotti di serie” spiega l’amministratore unico Emanuele Benedini, che individua il proprio valore aggiunto nel mondo contract&projects sotto il profilo organizzativo, grazie a una divisione attrezzata per collaborare con gli architetti e supportata da un ufficio di progettazione interno coordinato con reparto tecnico e area ricerca e sviluppo. Quello degli hotel in particolare è un business crescente per il brand Agape, che nel 2015 vi ha ricavato il 12% del fatturato complessivo con la prospettiva di toccare il 15% nell’anno in corso per poi assestarsi attorno al 20-25 percento.
“Oltre non intendiamo procedere – precisa Benedini – perché il mondo contract presenta per sua natura una certa discontinuità, che mal si accompagna alle necessità di un’azienda come Agape, peraltro affermata nel retail e nel real estate”. Tra i progetti realizzati, occorre menzionare le aree bagno negli hotel della catena Mandarin Oriental, a Barcellona su progetto di Patricia Urquiola (“Il primo in cui è stata realizzata la completezza della nostra gamma” sottolinea l’AD), a Milano e Bodrum con la firma di Antonio Citterio. A Matera, capitale europea della cultura 2019, le vasche Spoon e Spoon XL caratterizzano e impreziosiscono le 18 stanze dell’albergo diffuso Sextantio, design di Margareta Berg, ricavato da abitazioni scavate tra i Sassi nel centro della città tutelata da Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. “Quando ci coinvolsero – afferma Benedini – il progetto mi parve una follia. In realtà è stata un’operazione meravigliosa”. Ed è stato un altro concept d’hotellerie, il W Vieques di Portorico, a dar vita a uno dei pezzi iconici del catalogo di Agape: la vasca in acciaio, rivisitazione in chiave contemporanea dei modelli in uso nel vecchio West, con finitura bianca all’interno e bianco o grigio scuro all’esterno completata da un poggia schiena in teak e che è stata coerentemente ribattezzata Vieques. La scelta della vasca Woodline voluta per il Ginzan Onsen Fujiya da Kengo Kuma, architetto giapponese a cui si devono tra gli altri la sede di Lvmh Japan e il Tokyo Suntori Building, ha poi un significato particolare. L’hotel situato a Yagamata è costruito interamente in legno, vista la millenaria tradizione orientale nell’utilizzo di questo materiale, pertanto l’orientamento su un prodotto locale poteva risultare più semplice e naturale. Kuma ha invece scelto personalmente la prima vasca in legno disegnata da Giampaolo Benedini agli inizi del 2000. “Il processo decisionale nelle forniture degli interni – precisa Benedini – passa perlopiù attraverso l’architetto incaricato della progettazione. Talvolta ci possono essere delle problematiche legate al budget, che però siamo sempre riusciti ad affrontare in maniera efficace come è avvenuto ad esempio per il primo progetto di hotel realizzato a Nizza firmato da Matali Crasset. Tra i grandi progettisti con cui abbiamo avuto l’onore di collaborare c’è Renzo Piano, attraverso la fornitura per il centro culturale della Fondazione Stavros Niarchos di Atene”. Di imminente apertura invece l’hotel Le Sereno sul lago di Como, con design di Patricia Urquiola, per cui Agape ha realizzato appositamente una vasca da bagno, Lariana, che ricorda i progetti di inizio Novecento di Piero Portaluppi, tra i quali Villa Necchi Campiglio. È poi in fase di consegna un hotel a Venezia, Palazzo Bacchini delle Palme, e un altro a Ortisei, con apertura prevista a inizio estate, e per entrambi Agape ha fornito bagni completi. “Gli alberghi a medie dimensioni e con un elevato contenuto progettuale sono quelli in cui riusciamo a esprimere meglio la nostra propensione a diventare contractor per l’intero ambiente bagno, coinvolgendo le aziende con cui operiamo spesso in sinergia. Ciò ci permette di completare l’offerta, assicurando rapidità negli interventi e qualità del servizio. Per i nostri clienti è senz’altro meglio ragionare con un solo interlocutore”. Il contract team di Agape, ormai rodato, è pronto ora ad affrontare nuove sfide.
di Andrea Guolo