Dopo aver chiuso il 2020 con un fatturato di 170 milioni di euro, in sostanziale tenuta rispetto al 2019, nonostante la pandemia, il Gruppo Colombini, attivo in Italia nel settore dell’arredamento con i propri marchi Rossana, Febal Casa, Colombini Casa, Offic’è e Colombini Group Contract, sta registrando performance positive nel primo trimestre 2021 con indicatori economici in crescita: il fatturato è risultato significativamente superiore rispetto al budget e, per alcune linee di prodotti, è stato registrato un incremento anche del 30% rispetto all’anno precedente e al 2019. Gli ordini sono in aumento di oltre il 55% rispetto al 2020 e di circa il 35% rispetto al 2019, ultimo esercizio antecedente la pandemia. “Sono soddisfatto dei risultati ‘beyond expectations’ raggiunti in questo primo trimestre dell’anno e di quanto abbiamo realizzato nel 2020, che abbiamo affrontato con la certezza di riuscire a concretizzare le iniziative previste nel nostro piano strategico pluriennale – dichiara a Pambianco Design l’amministratore delegato del Gruppo Giovanni Battista Vacchi – Il trend registrato nei primi tre mesi del 2021 conferma la bontà delle nostre strategie, l’apprezzamento da parte dei nostri clienti che continuano a premiarci, la forza dei nostri marchi e del nostro network e la capacità di competere in un mercato sempre più selettivo. Continuiamo a investire sul territorio, dando un forte segnale al mercato, nello sviluppo di nuovi prodotti, in innovazione tecnologica e in tutti gli strumenti che possono supportare la nostra rete di vendita ed i nostri clienti”.
Le performance positive sono il frutto dei continui investimenti che il gruppo è riuscito a portare avanti anche durante la pandemia destinando 10 milioni di euro tra retail, digitale (il 20%) e sviluppo prodotto. “Abbiamo un piano di crescita sul territorio italiano molto importante – spiega l’AD -. Nello specifico, Febal Casa ha inaugurato 16 nuovi punti vendita nel 2020 e altri 20 saranno aperti quest’anno. Prevediamo di passare dagli attuali 110 punti vendita a 180-200 entro quattro anni, con una politica di espansione ragionata che garantisca la profittabilità evitando, però, la concorrenza tra i nostri distributori partner”. Per Rossana gli investimenti hanno previsto il restyling del flagship store milanese e la pianificazione di tre nuovi monomarca.
Alla crescita del brick & mortar si affianca la strategia digitale che mira non solo al ‘branding’ ma soprattutto al ‘drive to store‘ “attraverso un Crm estremamente strutturato in grado di canalizzare tutti i lead degli accessi online, a siti web e social sui quali facciamo comunicazione, verso i nostri punti vendita partner, così da poter tracciare l’avanzamento degli ordini, la ‘customer care’ e il ‘success rate’. Questo processo ci permette di conoscere il nostro cliente, i suoi gusti e le sue esigenze per poter customizzare le campagne di comunicazione digitali e lo sviluppo prodotto“.
Su quest’ultimo fronte, il marchio di retail premium Febal Casa ha ampliato nel tempo la propria offerta dalle cucine fino a tutto il giorno-notte, sotto la direzione creativa dello Studio A++ con gli architetti Paolo e Carlo Colombo. Tra le nuove soluzioni d’arredo rientrano i sistemi cucina Emoziona, la collezione Giorno., la collezione Agio., che propone arredi polifunzionali destinati all’home working; le collezioni Notte. La collezione di camerette Momenti. e la collezione Modula.
Guardando avanti, il piano quinquennale del Gruppo Colombini mira a raggiungere un fatturato di 250 milioni di euro e ad incrementare la quota export dall’attuale 15% al 20-25 per cento. “Abbiamo una fortissima roccaforte sul mercato italiano per il rapporto qualità-prezzo del brand Colombini, per il premium accessibile di Febal Casa e per l’alto design customizzabile di Rossana, ma vogliamo svilupparci all’estero – afferma Vacchi illustrando il piano di espansione internazionale del gruppo – prevalentemente in Asia Pacific, con un focus sulla Cina dove siamo presenti da anni con una filiale a Pechino che rafforzeremo con l’inserimento di un general manager cinese che abbia una solida conoscenza della cultura e del mercato locale, per individuare partner forti con i quali avviare una strategia declinata sui canali retail e contract, due ambiti da affrontare con professionalità e offerte differenti. Ci consolideremo in Corea del Sud dove Colombini Group Contract, la nostra struttura specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni chiavi in mano in ambito residenziale, hôtellerie e commerciale ha realizzato importanti progetti, tra cui la produzione di 836 cucine per un progetto a Seoul. L’altro mercato target sono gli Stati Uniti dove entro il 2021 apriremo una filiale e grazie all’offerta integrata dei nostri tre marchi Colombini, Febal Casa e Rossana potremo soddisfare le richieste dei clienti dal segmento ‘value’ al ‘luxury’ mantenendo un alto livello di servizio, essenziale per funzionare sul mercato americano“.
Per il contract e l’alto di gamma, il Gruppo punta anche sul mercato Uk dove ha preso, dal febbraio 2020, la gestione diretta del negozio Rossana di Londra che fungerà anche da hub per le attività contract in Uk e nei mercati ad esso collegati, uno su tutti il Medio Oriente.
Tra le intenzioni del Gruppo, che ha registrato nel 2020 un Ebitda di 7,8 milioni di euro, con un’incidenza del 5% sui ricavi e una posizione finanziaria netta positiva per 4 milioni di euro, c’è infine la crescita per aggregazioni. Diversi i dossier allo studio, alcuni dei quali potrebbero già concretizzarsi tra fine anno e inizio 2022. “Il nostro obiettivo è creare un polo dell’arredo italiano, sia in termini dimensionali che di ampiezza dell’offerta, a matrice familiare – anticipa Vacchi – in cui tutti gli imprenditori a capo delle aziende aggregate restino gestori e soci attivi anche post acquisizione“. Le aziende a cui guarda il Gruppo sono pmi complementari per posizionamento nei settori cucina, imbottito, centro stanza e contract che verranno mantenute indipendenti, preservandone il dna, e per le quali saranno promosse sinergie non invasive, ad esempio nella distribuzione internazionale, negli acquisti, nei progetti globali come la sostenibilità, il digitale o l’uso di intelligenza artificiale per lo sviluppo di nuovi prodotti. L’AD non esclude, comunque, di valutare eventuali realtà del mondo della luce e del bagno che dimostrino interesse ad entrare a far parte del polo.