Un anno, quello appena trascorso, che Giorgetti manda in archivio con un fatturato consolidato che raggiunge i 79 milioni di euro, il 16% dei quali realizzati in Italia. E un anno, quello in corso, pieno di novità, a partire dall’inaugurazione del nuovo flagship store in via Spiga a Milano, 4 piani fuori terra, per una vetrina ben posizionata nel cuore del Quadrilatero della moda e, ormai, anche che design altissimo di gamma. “L’anno 2022 si è chiuso in maniera particolarmente positiva per il nostro Gruppo, che ha registrato risultati significativi sia su Giorgetti che su Battaglia”, spiega Giovanni del Vecchio, CEO del Gruppo Giorgetti. “Risultati che non solo hanno portato al raggiungimento di un portafoglio record per entrambe le aziende, ma che hanno consentito di avere una progressione coerente a livello di redditività”.
Intanto, dopo un periodo in cui il settore ha visto un importante rimbalzo, si assiste a un generalizzato rallentamento. Ma nulla che preoccupi del Vecchio: “Il nostro settore ha sicuramente vissuto un momento generalmente positivo a partire dal periodo più buio dei lockdown causati dall’epidemia di Covid-19, che neppure le enormi difficoltà nella gestione della supply chain hanno fermato, e solamente negli ultimi mesi del 2022 si sono cominciati a cogliere alcuni segnali di rallentamento che, personalmente, ritengo abbastanza fisiologico e che dovremo ovviamente monitorare per essere capaci di cogliere eventuali ulteriori segnali di raffreddamento del ciclo economico”. Un atteggiamento positivo anche in forza degli “ottimi risultati del 2022 che ci danno anche maggiore tranquillità nell’affrontare gli importanti investimenti che abbiamo portato avanti negli ultimi anni e che, a maggior ragione, sono previsti in ulteriore incremento già a partire da questo 2023”.
Investimenti che, “solo per il biennio 2022-2023 superano i 9 milioni di euro e che puntano a supportare i nostri obiettivi strategici in maniera coerente: crescita e rafforzamento della nostra base industriale, ma anche crescita e rafforzamento della nostra rete distributiva che ormai è estremamente selettiva. Perché il percorso strategico che abbiamo deciso di intraprendere al momento dell’acquisizione di Giorgetti, e poi di rafforzare con l’ulteriore acquisizione de Battaglia, si gioca sulla forza di proporre un concetto di design che non è fatto solo da prodotti di arredamento ma è progetto, è stile di vita”. E proprio in questo senso, ‘Giorgetti Spiga The Place’, è “lo spazio che rappresenta la nuova sede milanese dei nostri brand, incarna perfettamente la trasposizione materiale di questo concetto. Un posto che è più di un negozio. Un luogo di sperimentazione che faccia dialogare tra loro gli elementi che caratterizzano il design nella sua accezione più ampia e che stimolino una riflessione sulla bellezza e sull’artigianalità”.
E proprio il contenuto artigianale resta un elemento imprescindibile nei progetti di Giorgetti, che non significa, tiene a sottolineare del Vecchio, “reinterpretare in ottica 4.0 l’uso della manualità. Senza i nostri collaboratori e senza una continua evoluzione della loro tecnica artigianale, tutto questo sarebbe impossibile. È per questo, anche in linea con gli obiettivi del bilancio di sostenibilità che Giorgetti redige dal 2019, che il nostro Gruppo sostiene il proprio territorio a partire dal sistema scolastico con progetti come ‘Adotta una Scuola’ (sviluppato insieme ad Altagamma di cui Giorgetti è socio), ma è anche e soprattutto per questo che Giorgetti ha voluto trasferire ai propri dipendenti gli ottimi risultati raggiunti in questi anni attraverso la definizione di un contratto di lavoro di secondo livello che ha messo il welfare dei propri dipendenti al centro del percorso di sviluppo del proprio ambiente di lavoro.”