Fiera Milano chiude il primo semestre del 2019 con ricavi pari a 153,9 milioni di euro, in calo rispetto 157,7 milioni registrati nello stesso periodo nel 2018 ma in aumento sui 133,9 milioni dei primi 6 mesi del 2017, “periodo comparabile per calendario fieristico”, sottolinea il gruppo in una nota. Stesso discorso per risultato netto: i 24,1 milioni dei primi sei mesi del 2019 (con una perdita di 2,2 milioni per l’impatto dei nuovi principi contabili Ifrs 16) risultano inferiori ai 31,7 milioni fatti segnare nel primo semestre 2018 ma in netta crescita se paragonati ai 5,6 milioni registrati nel primo semestre 2017.
In forte aumento, invece, i margini: nel primo semestre dell’anno l’Editda è stato pari a 62,4 milioni (di cui 24,2 per l’impatto Ifrs 16), contro i 46,1 registrati nello stesso periodo dell’anno scorso e gli 11,9 dei primi sei mesi del 2017. Con i target di fine anno rivisti al rialzo: “La performance positiva del business del semestre e la prevedibile evoluzione della gestione nella seconda parte dell’anno – si legge nella nota di Fiera Milano – consentono di rivedere al rialzo la previsione di Ebitda per il 2019 in un range di 96-100 milioni di euro, rispetto al precedente di 84-88 milioni”.
“Nel primo semestre le aree di business sono tutte in crescita rispetto al 2017, periodo comparabile per calendario fieristico – ha commentato Fabrizio Curci, amministratore delegato e direttore generale del gruppo – Migliora la performance commerciale come dimostrato anche dall’ultima edizione di Tuttofood. Questi elementi, uniti ad una maggior penetrazione dei servizi e ad un’ottima performance del business congressuale, hanno contribuito ad una forte generazione di cassa, leva fondamentale per le recenti acquisizioni quali Made Eventi, organizzatrice di Made expo, e il marchio Cartoomics. Tutti questi fattori, unitamente ad una forte performance attesa nel quarto trimestre, ci permettono di rivedere al rialzo il target di Ebitda per il 2019”.