Le due ex dogane di piazza XXIV Maggio e Cinque Giornate dopo essere state messe a bando dal Comune di Milano hanno trovato una nuova vita. Ora sono vetrine del made in Italy e infopoint in vista dell’Esposizione.
Saranno vere e proprie ‘vetrine delle eccellenze produttive del territorio milanese’, gli ex caselli daziari di piazzale Principessa Clotilde, piazza XXIV Maggio e piazza V Giornate (lato sud).
Lo scorso novembre, il Comune di Milano ha, infatti, lanciato un bando rivolto alle imprese private per sostenere gli investimenti per la ristrutturazione di tre spazi centrali della città, in cambio di una concessione gratuita di tre anni.
Hanno trovato un nuovo padrone di casa due su tre di quelli che in passato erano gli storici caselli daziari che segnavano i confini della città e servivano a controllare i traffici per riscuotere il dazio.
Intento è far sì che i caselli tornino a vivere con attività pubbliche, oltre a diventare punti informativi per i turisti in occasione di Expo 2015.
I 140 metri quadrati di piazza Cinque Giornate, ormai abbandonati da tempo, si convertiranno in un’enoteca dedicata alla degustazione di vini milanesi e lombardi. Vincitrice del bando è l’Associazione movimento turistico del vino della Lombardia, un’organizzazione no profit che da tempo organizza la manifestazione ‘Cantine aperte’ e che attraverso il casello intende diffondere la cultura dei prodotti bio, con degustazioni guidate, e con il contributo di produttori locali di formaggi, salumi e dolci locali.
Nei 314 metri quadri di piazza XXIV Maggio, invece, apriranno due piani dedicati alla creatività in senso ampio, dal design alla moda, dall’architettura alla fotografia. Il casello nascerà a nuova vita come ‘contenitore culturale’ che organizzerà e ospiterà mostre, eventi, incontri e dove sarà dato spazio anche ai talenti emergenti: i giovani progettisti, proprio lì, avranno la possibilità di esporre. A gestire lo spazio per il triennio sarà l’associazione di imprese Mat – Milano altri talenti, che lo terrà aperto tutti i giorni con un intenso calendario di mostre. Il legame con le imprese permetterebbe, inoltre, di portare i turisti di Expo nei luoghi di produzione delle aziende promosse in questi ‘stand’.
I 140 metri quadri di Principessa Clotilde non sono stati allocati e diventeranno quindi la nuova sede del Centro di documentazione per l’infanzia del Comune, ad oggi decentrato in Forze Armate.
di Paola Cassola