Nonostante i progetti siano ancora in fase d’avvio, c’è chi scommette che nei prossimi anni il design degli Emirati parlerà italiano. La scommessa poggia le basi sul fermento creativo (oltre che edile) in atto a Dubai e sul crescente interesse nei confronti dell’arredamento occidentale e, in particolare, tricolore. A tal proposito, si è appena conclusa Downtown Design Dubai, nuova fiera che ha riunito una trentina di aziende di arredo, molte delle quali italiane e per la prima volta a Dubai. La manifestazione è stata anche occasione per organizzare una serie di incontri e conferenze con designer e imprenditori sul tema dell’originalità dei prodotti.
Il design italiano piace, ma sono ancora poche le firme in grado di farsi conoscere direttamente al pubblico attraverso monomarca o rivenditori locali. Lo scenario sta però per cambiare: a pochi passi dal Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo, ha preso avvio il Dubai Design District, un’ imponente area con dieci edifici – il primo dei quali è quasi ultimato – destinati a negozi e showroom di marchi di design e moda, oltre che a gallerie d’arte e centri congressi. Dietro la fase di avvio c’è proprio un’italiana, Michela Celi, che si sta occupando della strategia di sviluppo: il progetto sarà pronto nel 2015. I marchi di design italiano sono avvisati.