Una piattaforma “rappresentativa del design italiano, trasversale, soprattutto nei confronti dei mercati esteri”, che nasce “come e-tailer” ma che in futuro potrà abbracciare “diversi modelli di multicanalità”. E’ Design Italy che Roberto Ferrari, ex direttore generale di Che Banca! e già Chief Digital and Innovation Officer di Mediobanca, ha promosso con un’idea molto precisa in testa: valorizzare, avvalendosi delle sue esperienze in campo finanziario e digitale, il design italiano, inteso nelle sue molteplici forme e capacità di espressione. Molto più di un marketplace o boutique digitale multimarca. Piuttosto, un luogo dove fare anche cultura del made in Italy. Ma soprattutto destinato, da subito, ai mercati esteri.
Uno spazio che, dunque, “non si limita solo al furniture, ma comprende – chiarisce Ferrari – anche tutti gli altri settori del lifestyle che possono rappresentare un altro punto di interesse in prospettiva per noi. Vogliamo essere un e-tailer che sia anche in grado di spiegare, raccontare, valorizzare al massimo il potenziale delle produzioni italiane. Anche il nostro customer service è di alto livello”. A gestire la realtà, oltre a Ferrari e la moglie che detengono la maggioranza della società, “una serie di investor privati: due family office oltre ad angel a livello individuale. Recentemente abbiamo avuto anche un convertendo con la Cassa Depositi e Prestiti che dunque è entrata nella società (operazione siglata a luglio). Gli investitori individuali sono manager di alto livello che o lavoravano nel lusso in Italia, o sono exiter che sono diventati imprenditori a loro volta. Competenze importanti che ci supportano in tutto quello che facciamo e nelle scelte che prendiamo”.
Intanto, oggi, la piattaforma “è in grado di lavorare su più mercati stranieri con clienti e ordini da oltre 40 paesi nel mondo: oltre l’85% delle nostre vendite avviene all’estero. L’Italia pesa poco nel nostro lavoro perché ho voluto dall’inizio disegnare una piattaforma che ci rappresentasse all’estero. Perché è da questi mercati che arriva il potenziale di crescita. Gli Usa sono il mercato principale con il 40% dei volumi complessivi. Abbiamo al momento circa 140 brand in piattaforma con oltre 12-13mila prodotti”.