De Padova cresce del 25% grazie alle sinergie distributive avviate con Boffi, che ha acquisito lo storico brand dell’arredo milanese alla vigilia del Salone del Mobile 2015. “Prevediamo di chiudere l’anno a 9,2 milioni di ricavi contro i 7,4 dell’esercizio precedente” spiega a Pambianco Design l’amministratore delegato del gruppo, Roberto Gavazzi, che fissa come consolidato il traguardo dei 92-93 milioni di euro a fine anno, nove in più del corrispettivo 2015.
Tra i più significativi risultati raccolti nel primo anno completo di gestione del brand da parte di Boffi spicca un dato: il nuovo negozio milanese di De Padova invia Santa Cecilia 7, nonostante il low profile mantenuto in termini di comunicazione (“Ci siamo limitati a pochi eventi mirati per architetti, stampa e appassionati” sottolinea Gavazzi), ha già raggiunto i livelli di vendita registrati in passato dal centralissimo store di corso Venezia rimasto di proprietà della famiglia De Padova (che l’ha affittato ad Armani Casa, ndr) ed escluso dall’operazione di compravendita. “Ne siamo particolarmente soddisfatti – afferma Gavazzi – perché con quest’operazione siamo usciti dai criteri del tipico negozio di mobili, caratterizzato da molte vetrine e ampia visibilità, per pensare a un nuovo concetto di spazio quasi reale di arredamento di interni, ricavato da uno spazio nascosto cui si accede da un vecchio garage sotterraneo trasformato in negozio per poi salire al piano superiore, in un crescendo di emozioni verso un ampio emozionante loft con soffitti altissimi, lucernai e vetrate industriali. Abbiamo allestito lo spazio come se si trattasse di una ‘vera’ casa, arredata con il coinvolgimento di una quindicina di partner per superare il concetto di negozio, ormai datato, arrivando a un concept dove invece dei mobili si propongono soluzioni di arredamento completi di ogni arredo”. Tra i partner individuati per il flagship milanese spiccano Flos per l’illuminazione , Galleria Contina, Gaggenau a Nicola Quadri. “Abbiamo avviato – aggiunge Gavazzi – delle operazioni di cobranding che dotano lo spazio con complementi d’arredo, sistemi di sicurezza, impianti termici, fino a elementi quali tappeti e piante, dal pavimento al soffitto. È il nostro spazio-casa”.
Guardando oltre Milano, De Padova ha potuto disporre del collegamento con i monomarca Boffi, che sono attualmente una sessantina in tutto il mondo, inserendo le proprie collezioni in una quarantina di store tra cui quelli posizionati in piazze strategiche quali Londra, Parigi e New York. La prossima apertura prevista per il brand fondato da Maddalena e Fernando De Padova all’interno del network Boffi è quella di Copenhagen, fissata la prossima settimana, per poi proseguire con Zurigo, Berlino, il secondo store di Londra, Lione, Montpellier, Shanghai, Denver e Anversa. De Padova è inoltre al centro di una revisione del prodotto, a cura di Piero Lissoni e Luca De Padova, che si fonda sulla conferma dei ‘classici’, arricchiti da finiture e piccoli dettagli, e sull’esclusione di articoli “che non consideriamo più in linea con la De Padova che abbiamo in mente. Abbiamo infine inserito alcune nuove idee – conclude Gavazzi – che possono completare la gamma prodotto senza appesantire la collezione, già piuttosto estesa in termini di copertura tra le aree presidiate dai due brand. Dal punto di vista dell’immagine abbiamo affidato, sotto la regia di Lissoni, la realizzazione del nuovo catalogo agli scatti di Tommaso Sartori, che già cura la fotografia di Boffi, e alla stylist Elisa Ossilo.
In prospettiva, Boffi frena su nuovi investimenti e punta a raccogliere i risultati di un matrimonio, quello con De Padova, celebrato dopo anni di corteggiamento. “Per ora ci focalizziamo su questi due brand, che ci permettono di coprire tutta la casa. Abbiamo già molto da fare…” conclude Gavazzi.