Davide Groppi mette a segno la terza apertura di monomarca e rafforza le collaborazioni con gli chef stellati, illuminando il nuovo ristorante di Ciccio Sultano a Ragusa e firmando le luci dell’attesissimo locale di Carlo Cracco in Galleria, progetto quest’ultimo sviluppato sotto la regia dello studio di architettura di Roberto Peregalli. Il ristorante di Cracco in Galleria Vittorio Emanuele dovrebbe aprire entro la fine dell’anno.
Intanto il designer specializzato nelle luci ha presenziato all’opening, durante la Bologna Design Week, del suo store nella centralissima via dell’Inferno. Si tratta del terzo monomarca dopo quello di Milano, aperto nel 1998, e dopo Piacenza, sede dell’attività aziendale, nel 2012. “Si tratta di un’apertura legata al rapporto di collaborazione con i nostri rivenditori storici bolognesi – spiega Groppi a Pambianco Design – e anche al fatto che ho rivisto Bologna con occhi diversi. La città è sempre più internazionale e mi sta entusiasmando. Punto soprattutto al target, per me centrale, del consumatore finale, di colui che sceglie le nostre lampade per metterle in casa o nel proprio ufficio. È un’apertura pensata per coloro che ci amano e ci seguono.
Intanto continua la crescita dell’azienda, che nel 2016 ha fatturato circa 7 milioni di euro e quest’anno sta viaggiando al ritmo del +40%, con prospettive di chiusura a circa 9,5 milioni di euro. “Credo che negli ultimi anni l’azienda sia giunta alla maturazione di un percorso. Abbiamo puntato sulla qualità e cercato di non perdere il contatto con chi ama ciò che produciamo. I risultati sono talmente buoni che sono quasi imbarazzato nel comunicarli”, commenta Groppi. In prospettiva, l’azienda sta cercando una location su Londra per aprire un quarto store mirato agli architetti che operano nella capitale britannica, finestra sul mondo.
Quanto alla ristorazione, le forniture per il ristorante Duomo di Ragusa e per il nuovo spazio di Carlo Cracco rappresentano una conferma di una vera e propria divisione di business di Davide Groppi, che in passato ha “illuminato”, tra gli altri, Osteria Francescana di Massimo Bottura a Modena, Madonnina del Pescatore a Senigallia, Filippo Lamantia a Milano e Casa Perbellini a Verona.