È un segnale importante quello lanciato dal Salone Internazionale del Mobile di quest’anno che, recependo una tendenza di mercato in forte crescita da anni e che sta dando grandi risultati alle aziende italiane, ospiterà un’area dedicata a uno stile di arredo tra classico e design. A riconoscimento di una tipologia di prodotto già affermata principalmente sul mercato americano, dell’East e Far East, viene lanciato il nuovo settore xLux, al padiglione, per rispondere alla crescente domanda che chiede di dare una collocazione precisa a questa tipologia di prodotto, fino alla scorsa edizione presentato in maniera diffusa all’interno di diversi padiglioni. Numerose le aziende che, partendo da forme classiche o di design, si sono indirizzate verso questa proposta che rappresenta una sintesi delle due realtà con un prodotto di carattere lineare ma arricchito con particolari, finiture e materiali più caldi e morbidi; forte presenza dei maggiori brand del fashion, tra cui Borbonese, Fendi, Ferrè, Paul Mathieu, Roberto Cavalli, Ungaro e Versace, oltre a brand di prestigio internazionale, come Aston Martin, Ritz, in anteprima mondiale, e Tonino Lamborghini. La proposta sarà raccolta all’interno del padiglione 3 di Fiera Milano Rho e vedrà tra gli altri la presenza del brand Visionnaire.
Anche quest’anno il Salone del Mobile, giunto alla 55esima edizione, si attende a Fiera Milano Rho più di 300mila operatori da oltre 160 Paesi e un pubblico di oltre 30mila persone nelle giornate di sabato e domenica. Un momento di business che da solo, lo sorso anno, ha generato un indotto di 221 milioni di euro. Per quest’anno si conferma il tutto esaurito con 207mila mq di superficie espositiva netta e 2.310 espositori di cui 650 i designer del SaloneSatellite, con un 30% di aziende estere.
“La 55a edizione – ha dichiarato il presidente Roberto Snaidero a Pambianco Design, a margine della conferenza stampa di presentazione– sarà un appuntamento di richiamo internazionale con il 70% degli operatori in arrivo da oltre 160 Paesi, dove l’offerta commerciale, ben rappresentata dal meglio delle aziende tra le più qualificate del mercato italiano ed estero, si coniuga alla cultura dell’abitare attraverso gli eventi collaterali che presenteremo. Internazionalizzazione e innovazione sono infatti i fattori che caratterizzeranno questa importante edizione. In particolare, le aziende partecipanti al Salone dichiarano il 63% di fatturato generato in export mentre il 67% delle stesse nell’ultimo triennio ha effettuato importanti investimenti nell’innovazione di macchinari, attrezzature e software, ricerca e sviluppo e progettazione di nuovi prodotti”.
“Il Salone del Mobile è uno dei più importanti appuntamenti espositivi italiani – ha affermato in videoconferenza Carlo Calenda, Viceministro dello Sviluppo Economico – una vetrina di quello che l’intera filiera dell’arredo-casa può offrire sui mercati internazionali in quanto a qualità e innovazione di prodotto. Per questo il Salone è stato da subito inserito nel piano di potenziamento delle fiere gestito dall’ICE, con contributi che continueranno anche in futuro. Il settore del mobile sta dando segni di ripresa, con un aumento dell’export che dovrebbe avvicinarsi al 6% nel 2015. E ci sono buoni segnali anche sul mercato interno, anche grazie all’attenzione costante dedicata dal Governo negli ultimi anni. L’ultima legge di Stabilità ha confermato gli impegni, con il rinnovo del bonus mobili e l’estensione alle giovani coppie. E al supporto della domanda interna si affiancano i programmi promozionali del Ministero e dell’ICE per promuovere il meglio della nostra produzione all’estero, grazie ai fondi del Piano Straordinario per il made in Italy”.
Per questa edizione, la fiera dedicherà 3 padiglioni al Classico e 11 al Design. Sarà la volta delle biennali Salone del Bagno ed Eurocucina, con la sezione dedicata all’innovazione tecnologica FTK. Torna, sempre più forte, il tema della sostenibilità: “il bagno – ha spiegato Mauro Guzzini, presidente di Assobagno – è la stanza più energivora. Al Salone scoprirete prodotti innovativi proprio sul fronte del risparmio energetico. E poi una particolare attenzione all’architettura d’interni nell’esplorazione del superamento della netta divisione tra stanze”. Il settore nel 2015 ha confermato la sua forza in Germania, in Gran Bretagna (+34%), Usa (+16%) e Cina (+10%).
Per il futuro, FederlegnoArredo sta spingendo sempre più su Usa, Cina, dove il salone sbarcherà a novembre con la sua prima edizione a Shanghai, Iran (dopo lo sblocco favorito dall’accordo sul nucleare) e Sud Africa.
Il Salone in città, oltre che con l’evento del Fuorisalone, sarà presente direttamente con ‘space interiors‘ organizzato in sinergia con Made expo con protagonista il mondo della finitura d’interno che troverà spazio al The Mall nel cuore del Porta Nuova Design District. Un modo diverso di raccontare lo spazio abitato partendo la una componente edilizia in cui superfici, pavimenti, porte e finiture d’interni verranno presentati in un allestimento suggestivo a cura dello studio Migliore+Servetto Architects.
Ci sarà spazio per le mostre anche nei padiglioni fieristici, è il caso di “Before design: Classic” e del cortometraggio realizzato dal regista Matteo Garrone, che verrà presentato in anteprima il primo giorno della manifestazione, che narrano del gusto classico made in Italy e della sua attualità nell’abitare contemporaneo.
Altra location d’eccezione sarà la Triennale di Milano nell’ambito della XXI Triennale con il progetto “Stanze. altre filosofie dell’abitare“, a cura di Beppe Finessi. La mostra intende sottolineare il compito speciale dell’architettura degli interni e dare una visione proiettata verso il futuro del nostro abitare. Undici architetti interpreteranno altrettante stanze, ognuna con una precisa destinazione d’uso. Al filosofo Francesco Catalucci il compito di decodificarne i significati “dalla tematica del Pensiero Debole alla digitalizzazione – ha anticipato in conferenza stampa -. Il tutto alla riscoperta dell’artigianalità”.
Tra gli architetti coinvolti nel progetto anche Alessandro Mendini che spiegando il suo approccio ha incantato la sala dicendo: “Per la mia stanza non sono tornato indietro nel tempo attingendo alla tradizione, né ho ipotizzato un futuro. Ho creato una stanza per me, guardando dentro di me. Mi sono accorto di aver costruito una prigione estetica, io vittima delle mie convinzioni. Colpevole del reato di ornamento”.
Incuriosente premessa, e promessa, per un Salone che si preannuncia illuminante.