Arredamenti tailor made a 360 gradi e artigianalità d’alta gamma, il tutto rigorosamente made in Italy: è questa la formula che ha consentito ad Andrea Busnelli, CEO di Busnelli Corporate a Meda, quinta generazione di una storica realtà del mobile della Brianza, di confermarsi punta di diamante a livello internazionale nel segmento del su misura luxury. I 6 milioni di euro di fatturati del 2021 sono diventati 8 nel 2022, con Ebitda del 20% e, “in base alle proiezioni dei primi mesi, prevediamo di arrivare ai 10 milioni entro il 2023”, annuncia Busnelli, che ha avviato la sua attività imprenditoriale nel 2014, migliorando le performance di anno in anno. Risultati che, anche a fronte di una costante crescita del portafoglio clienti, dove spiccano i nomi più prestigiosi dai settori della moda e del design, della ristorazione e del contract fino all’automotive, oggi hanno portato all’apertura, in via Palestro 20 a Milano, di Bottega Busnelli.
“Lo definirei come un incubatore di idee e di progetti tailor made unico al mondo, pensato per consentire alle aziende di fare squadra e per far capire ad architetti, interior designer e clienti finali che cosa sia davvero l’artigianato di qualità”, sottolinea Busnelli, 31 anni, laurea in Industrial Design alla Naba di Milano, nel 2021 inserito da Forbes nell’elenco degli under 30 più brillanti d’Italia. “Non stiamo parlando di un negozio e nemmeno di una show-room ma di una ‘bottega’ nel senso rinascimentale del termine, e dunque di un atelier cosmopolita nato per far incontrare chi progetta e chi produce: un luogo che finora non esisteva, e dove si accede su appuntamento, interamente dedicato al su misura e a tutto ciò che vi ruota intorno”.

Quello di Bottega è un sogno che Andrea Busnelli coltiva da tempo, forte di conferme che arrivano da realizzazioni – solo per citarne alcune – come le residenze di City Life e il ristorante Yapa a Milano, i negozi di Chiara Ferragni e gli store Gcds, marchio di punta dello streetwear, nonché l’ultimo, da poco ultimato, di Larusmiani. “L’intento non è quello di presentarci come alternativa al design brandizzato, che comunque si può tranquillamente integrare in tutti i progetti su misura. Qui si lavora in modo diverso, direi anti global, recuperando prima di tutto il contatto personale, diretto, fra committente, progettista e artigiano, allargando il raggio d’azione sul fronte della personalizzazione dei servizi e dell’esclusività del risultato finale e abbreviando i tempi grazie all’efficienza del lavoro in team e dei macchinari di produzione all’avanguardia”, spiega il CEO. “Chi si rivolge a noi, qui trova tutto: dall’assistenza tecnica alla progettazione all’assistenza post installazione degli arredi, ma c’è di più. La nostra mission è anche quella di riportare in auge e di sviluppare la nobiltà dei saperi artigianali di cui in Italia siamo da sempre maestri, e che rischiano di essere fagocitati dalla diffusione massiccia del lavoro virtuale. Ecco perché all’interno di Bottega Busnelli ho voluto una capiente materioteca, una mini sala cinema professionale con divani per 6-8 persone, e un’esposizione permanente di oggetti di alto artigianato, collocati in una libreria a tutta altezza che funge da scansia creativa, a conferma di una vocazione formativo-culturale alla quale in Bottega teniamo molto”.

Nello spazio di circa 240 metri quadrati su due livelli in via Palestro, proprio di fronte ai Giardini “Indro Montanelli”, oltre che di un ampio ambiente living con pareti rosso borgogna, Bottega Busnelli dispone di due sale riunioni, di una zona leisure (con tanto di tavolo da ping pong), di una cucina e di un lounge bar. “Non escludo che nei prossimi 3 anni questo format possa crescere con due filiali gemelle a Londra e Parigi, mentre a Milano l’intento è quello di rendere disponibile la location anche per eventi legati al mondo del collezionismo di vino e orologi e alle case d’aste”, annuncia il CEO. Nel frattempo, “il nostro impegno si rivolge anche alla capillare valorizzazione di chi produce sul territorio e alla promozione della formazione nelle scuole professionali, un nodo da sciogliere al più presto per assicurare il ricambio della manodopera specializzata all’interno delle aziende. Per noi resta fondante l’impegno di trasmettere il valore del su misura e dell’handmade non solo agli addetti ai lavori, ma anche a una platea più vasta, ai giovani e alle famiglie, che decidono del loro futuro al momento della scelta della scuola superiore. Abbiamo bisogno di ragazzi curiosi e motivati, che si appassionino al mestiere e che crescano dentro questo lavoro”. In Italia, del resto, l’universo dell’arredamento è in costante evoluzione, ed è essenziale che anche le nuove generazioni rimettano la testa e le mani dentro la qualità che ha reso unica l’Italia nel mondo”. I partner di Bottega Busnelli sono Dedar, iGuzzini, Barzaghi Salotti, Besana Carpet, Fango, Giorgia Longoni Studio, Var Engineering.
