Haier, colosso cinese degli elettrodomestici, ha deciso di riportare in Italia parte della produzione di lavatrici Candy. Una decisione che arriva dopo 18 mesi dall’acquisto del gruppo Fumagalli da parte dei cinesi.
Già nelle scorse settimane il gruppo Haier aveva comunicato l’intenzione di aumentare la produzione dell’impianto di Brugherio per sopperire al calo causato dal Coronavirus in Cina. Ciò si era tradotto in 4 ore di lavoro in più al giorno per tutti gli operai dell’impianto brianzolo. Da giugno 2020, questa situazione “emergenziale” si trasformerà in una decisione definitiva.
Obiettivo: ridurre la catena logistica e i tempi di consegna. Infatti, i consumatori che comprano una cucina vogliono ricevere tutti gli elettrodomestici contemporaneamente: una richiesta che l’azienda rischiava di non poter soddisfare con una produzione lontana migliaia di chilometri. Una sorta di delocalizzazione al contrario.
Secondo il piano pluriennale di Haier, a partire da giugno 2020 la produzione passerà dagli attuali 400mila modelli all’anno a 450mila. Nel 2021, invece, ci sarà un ulteriore incremento nella produzione: si arriverà a realizzare fino a mezzo milione di pezzi, con un aumento del 25% in meno di un anno.
Secondo Fiom Cgil Brianza, gli investimenti della nuova proprietà cinese sarebbero indirizzato sia nella linea di produzione che nel centro di ricerca e sviluppo con l’intenzione di aumentare la produzione a 600mila lavatrici ogni anno, riportando così il tutto ai livelli del periodo pre-crisi. Oggi, infatti, i lavoratori di Brugherio lavorano appena per 3 giorni la settimana: un part time che ha pesato non poco sull’economia familiare e quella dell’intera area brianzola.
Sin dall’acquisto di Candy e del centro produttivo Haier ha dimostrato di puntare su Brugherio. Prima portando lì il quartier generale europeo (trasferendolo da Parigi), poi decidendo di realizzare nello stabilimento italiano le sue lavatrici “smart” da incasso, che vengono poi commercializzate in tutta Europa. Nel corso dell’ultimo anno, il colosso cinese ha assunto 70 nuove figure professionali, impiegate nel marketing e nella ricerca e sviluppo, per potenziare ulteriormente le attività italiane e brianzole.