Calligaris Group chiude il 2020 con un Ebitda di 26 milioni di euro, in crescita del 6% sull’esercizio precedente malgrado gli effetti sul fatturato dovuti alla pandemia. Al buon risultato sulla redditività si aggiunge, inoltre, un netto miglioramento del cash flow operativo che permette al Gruppo di sentirsi pronto per investire in nuove acquisizioni.
Il fatturato 2020 del gruppo è stato di 142 milioni di euro (in flessione rispetto ai 162,4 milioni del 2019), con un pesante calo nel secondo trimestre che in parte è stato recuperato dall’ordinato della seconda metà dell’anno, circa il 15% in più rispetto al 2019. Il 70% del fatturato del Gruppo deriva dalle esportazioni, grazie anche alla presenza diretta in Giappone, Francia, Regno Unito, Germania, Russia e Stati Uniti. “La situazione dei mercati è stata altalenante così come lo è stata la pandemia a livello internazionale, tra lockdown e parziali riaperture – afferma a Pambianco Design Stefano Rosa Uliana, CEO di Calligaris Group da settembre 2018 –. La Cina è stata la prima a fermarsi e la prima a ripartire già da aprile-maggio quando abbiamo aperto un nostro nuovo negozio nel Paese. In Italia i brand Calligaris e Connubia hanno subìto maggiormente l’impatto dell’emergenza sanitaria, ha tenuto invece Ditre che realizza il 50% del fatturati proprio sul mercato domestico e ha chiuso il 2020 addirittura in crescita rispetto al 2019 anche grazie alle positive performance riscontrate dagli imbottiti. La Gran Bretagna è andata molto forte soprattutto verso la fine dell’anno fino al lockdown natalizio, per riprendersi poi nei primi mesi di quest’anno“.
Penalizzato il mondo del contract che per il Gruppo Calligaris è legato all’Ho.re.ca. e quindi ha sofferto per le chiusure di hotel e ristoranti. “Non è stato facile riuscire a gestire l’azienda durante questa crisi mondiale senza precedenti. Fortunatamente il settore del residenziale ha tenuto e ha parzialmente compensato le perdite nel settore contract – commenta il CEO –. Siamo riusciti a gestire l’emergenza e a prendere le giuste decisioni che ci hanno portato a chiudere l’anno con dei risultati che ad aprile erano sicuramente impensabili”.
Nonostante le difficoltà, nel 2020 Calligaris Group non ha rallentato i progetti strategici di sviluppo definiti con il fondo Alpha, che ha rilevato la maggioranza del gruppo nel 2018: ha investito nella trasformazione digitale lanciando ad agosto 2020 il nuovo sito Calligaris con una piattaforma e-commerce diretta; ha aperto nuovi negozi diretti in Asia, Monaco e un monobrand Ditre Italia a Parigi, ha rivisto e presentato la nuova immagine del brand Connubia e sviluppato una nuova e completa gamma per l’outdoor che è stata lanciata questo mese di aprile ed ha finalizzato l’integrazione di Luceplan che era stata acquisita alla fine del 2019. “Stiamo registrando performance soddisfacenti dal nostro nuovo sito – dichiara Uliana – ma puntiamo ad una strategia omnicanale che crei sinergia tra retail fisico e digitale“.
“Ora dobbiamo guardare al 2021, – prosegue il CEO – e continuare con questa determinazione perché le difficoltà non sono finite e al Covid si sono aggiunti i problemi con le materie prime. Malgrado tutto rimango positivo sul prossimo futuro per il quale puntiamo a raggiungere i 170 milioni di euro di fatturato ed i primi segnali positivi li abbiamo visti nel primo trimestre del 2021 che abbiamo chiuso in linea con il budget, nonostante non avessimo previsto così tante e lunghe chiusure in mercati per noi chiave come Uk, Francia e Germania”.
Il Gruppo ha anche continuato la ricerca di partner sinergici auspicando che qualche acquisizione si possa concretizzare nel 2021. “Cerchiamo aziende che portino valore aggiunto al nostro Gruppo – conclude Uliana – Vorremmo rafforzarci nel settore dei sistemi e dei mobili; dopo l’acquisizione di Luceplan attiva nell’illuminazione decorativa cerchiamo ora una realtà di luce tecnica per creare un polo dell’illuminaziome completo all’interno del gruppo. Poi potremmo ampliare l’outdoor e il contract inteso come corporate. Siamo pronti ad accogliere partner che vogliano unirsi al nostro progetto“.