Il Gruppo Boffi|DePadova archivia il 2022 con un fatturato di 120 milioni circa, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente, chiuso a 106 milioni. “Un buon risultato economico e sostanzialmente un anno piuttosto positivo”, commenta con Pambianco Design il CEO Roberto Gavazzi, che anticipa come l’inizio del 2023 sia stato “in linea con i forecast e ad oggi l’andamento è al di sopra dello scorso anno per tutte le aziende del gruppo, considerando che il 2022 era stato particolarmente favorevole”. Gavazzi preferisce “rimanere cauto nelle previsioni del prossimo quadrimestre. Nel precedente esercizio i primi 4 mesi erano stati entusiasmanti e poi con la guerra, abbiamo assistito a un rallentamento significativo, con però una successiva ripresa. Alla crescita hanno contribuito tutti i mercati, con poche differenze significative in termini geografici, anche se per noi il più importante è stato quello americano. Le nostre aziende sono cresciute tutte con lo stesso trend, tra il 12 e il 14%”.
In ogni caso, l’attesa per l’anno in corso è “ancora di un buona performance del mercato americano e del mercato asiatico. Più stabile probabilmente l’area europea – italiana. Pensiamo che possa crescere ancora piuttosto bene il contract, che gode di un’onda lunga che prescinde dalle situazioni economiche contingenti. Il retail, invece, è sempre più influenzato dalle propensioni al consumo dei vari Paesi”. Se, in generale, la crescita messa a segno nel 2021-2022 “è stata in parte anche aiutata dagli incentivi fiscali messi a disposizione dai vari governi. Il comparto ‘casa’, in particolare, è stato particolarmente privilegiato. Nel 2023 potremmo assistere a una diversa propensione al consumo in questo ambito: dipenderà tanto dagli umori e dalla situazione economica negli scenari futuri. Anche la crisi delle banche è difficile da interpretare. Tendenzialmente potrebbe essere molto pericolosa, ma anche di rapida soluzione proprio perché le banche centrali dovrebbero essere in grado di tenere la situazione sotto controllo. Certamente, è qualcosa che ha sorpreso tutti quanti”.
Il gruppo ha anche inaugurato anche un nuovo spazio a insegna De Padova in via Manzoni, al 17, esattamente a metà strada tra i due attuali, Boffi Solferino e De Padova Santa Cecilia. Una parete specchiata riflette l’inizio di un percorso di 400 mq distribuiti su due piani, che favoriscono citazioni moderniste, estetica essenziale ed eclettica,delle collezioni firmate da alcuni dei più importanti designer italiani ed internazionali. Il rosso De Padova è un fil–rouge che porta dal piano terra al primo livello, quest’ultimo intervallato da elementi architettonici che scandiscono le collezioni in ambienti definiti. Le vetrine, passaggio per la luce naturale, rendono immediatamente l’idea di uno spazio di ampio respiro, palcoscenico delle icone senza tempo che affiancano le novità: la collezione Paul Smith + De Padova ‘Everyday Life‘ con l’integrazione dei pouf e della modularità del divano, le linee morbide della collezione Honoré di Elisa Ossino, l’eleganza misurata dell’artigianalità giapponese di Time & Style ēdition, le riproposizioni studiate di proposte come Carlo e Raffles.
“A 8 anni dall’apertura del flagship del marchio in via Santa Cecilia con uno spazio importante, ma in una posizione volutamente nascosta da scoprire con sorpresa ed emozione, De Padova esce decisamente allo scoperto. Tra Piazza della Scala e via Montenapoleone, presenta un modello di negozio molto visibile di casa sofisticata ed elegante, dedicato agli appassionati del design senza tempo, come da sempre nella tradizione di Maddalena De Padova. Il nostro desiderio – conclude Gavazzi – è di riprodurlo sulle più importanti piazze internazionali”.