Coniugare artigianalità e innovazione è questione di un delicato equilibrio. E muoversi su questa linea è la strategia – e anche l’identità – di Angelo Cappellini, che intanto fortifica il piano di espansione internazionale del brand. Riconosciuto marchio storico dal 2023, l’azienda di Cabiate (MB) festeggia quest’anno i 138 anni di attività. “Siamo tra i pochi che si ostinano a utilizzare solo pietre naturali e lavorazioni artigianali al 100% made in Italy”, dichiara a Pambianco Design Pietro Alliata, sales & marketing director dell’azienda. “I nostri prodotti mirano a veicolare i valori di tradizione, funzionalità e lusso. Vogliamo puntare su un concetto di design timeless, che sia in grado di andare oltre le mode del momento. Inoltre la tecnologia deve essere un supporto di aiuto a tecniche artigianali insostituibili. Ne è un esempio una delle ultime innovazioni che abbiamo introdotto a livello aziendale: si tratta di uno scanner tridimensionale. Attraverso questo apparecchio è possibile scannerizzare fin nei minimi dettagli anche i mobili più complessi – si pensi ai volumi e alla ricchezza di dettagli dello stile Barocco – in modo da realizzare render per progetti di interior il più precisi possibile, oppure per riprodurre modelli e in questo modo supportare la mano dell’artigiano”.
L’azienda nasce nel 1886 per iniziativa di Enrico Cappellini, fondatore di una bottega artigianale di alta ebanisteria. In seguitò è Angelo Cappellini a fondare nel 1967 l’azienda omonima. Il marchio, sin dagli inizi, si specializza nell’interpretare e riprodurre pezzi d’arredo dei secoli XVIII e XIX: Luigi XV, Luigi XVI, Barocco, Impero e Biedermeier. I mobili dell’azienda sono entrati a far parte degli arredi di hotel di lusso come il Balzac sugli Champs Elysees a Parigi o le ambasciate, come quella del Qatar in Kuwait o quella italiana a Montecarlo. Nel 2010 al brand principale si affianca anche Opera Contemporary, specializzata nella creazione di progetti contemporanei residenziali e contract. Oggi Angelo Cappellini e Opera Contemporary si sono affermati a livello internazionale e attualmente la quota di export si attesta al 95%. I mercati di riferimento sono Russia, Medio Oriente e Cina. Il 2023 si è chiuso con un fatturato di 8 milioni di euro, con una crescita del 20% sul 2022 e, secondo le previsioni dell’azienda, il fatturato di quest’anno dovrebbe attestarsi sugli 8,5 milioni.
“Per il futuro – spiega Alliata – abbiamo in cantiere diversi progetti. Non solo continueremo le collaborazioni con architetti e progettisti di primo rilievo, ma vogliamo puntare anche su giovani designer affinché si porti avanti la cultura del mobile classico. E in questa direzione stiamo già prendendo contatti con il Politecnico di Milano per delle future collaborazioni. Intanto prosegue il nostro piano di espansione retail a livello globale. Dopo la recente apertura nelle Filippine – a Manila – di Angelo Cappellini, aprirà a breve uno showroom a Jeddah, in Arabia Saudita, e uno in Bangladesh, dove aprirà anche Opera Contemporary. A novembre saremo per la seconda volta al BDNY a New York e questo darà un’ulteriore spinta alla penetrazione del mercato statunitense. Altre aree su cui stiamo puntando sono Francia, Spagna e UK”.