Artigianalità e design intesi come quel patrimonio di saperi e di conoscenze che, tradotto in una forma concreta, diventa un prodotto capace di rimanere un modello, sottratto al passare del tempo. Tante le proposte che si candidano a sottolineare il cambiamento in atto nello stile di vita delle persone, a cui Homi, in programma dal 5 all’8 settembre a fieramilanocity e MiCo, in concomitanza con il Salone del Mobile, dà visibilità tutto l’anno attraverso la HomiCommunity, la piattaforma online che offre al mondo del complemento d’arredo, dei tessuti e delle fragranze, nuove ispirazioni, conversazioni sull’evoluzione del settore e una vetrina di prodotti in anteprima, esposti all’edizione di settembre.
Oggetti che esprimono i valori di oggi, primo fra tutti la sostenibilità. Come nelle porcellane bianche concepite dalla designer Yukiko Kitahara partendo dal design degli oggetti monouso, per invitare a un cambiamento nelle abitudini di consumo. Anche LightHole, che unisce innovazione, tecnologia e design minimal, ha l’ambizione di tutelare l’ambiente dando vita a lampade a basso consumo energetico.
Closca Design ci invita, invece, a una mobilità ecofriendly e attraverso l’hashtag #CitiesWithSoul incentiva la scelta di mezzi sostenibili, ad esempio indossando il ‘Closca Helmet’, che aggiunge stile alla sicurezza nell’utilizzo di biciclette e scooter elettrici.
Spazi essenziali e semplici, da vivere in pieno stile sostenibile, sono quelli creati dall’azienda danese Umage, mentre il brand Euphoric unisce alla produzione artigianale l’utilizzo di materiali di pregio, oltre che ecosostenibili. Il tessile per la casa amico dell’ambiente è poi quello di Hefel, che offre un’ampia collezione di biancheria da letto in fibra tencel. Sostenibilità e design anche nelle fantasiose stampe su percalle di cotone di Tessitura Toscana Telerie.
Dalle proposte di oggi ai simboli del passato. Tra gli oggetti diventati rappresentativi di un tempo, lo spremiagrumi in alluminio ‘Juicy Salif’ di Alessi, disegnato da Philippe Starck nel 1988, e la Moka Express Bialetti. Gio Ponti ha, invece, immaginato i Centrotavola, vassoi interamente realizzati da un unico foglio di acciaio inox piegato su se stesso, tagliato e modellato per accogliere e servire. E poi il posacenere ‘Cubo’, nato dall’incontro tra Bruno Munari e Bruno Danese. Anche la ‘Lampada Anglepoise’ trae origine da una precisa esigenza, quella di avere una lampada regolabile per il lavoro in fabbrica. Fu, infatti, disegnata da un designer di automobili, George Cardwardine.