“Nuovi codici”. Sono le parole chiave della comunicazione nel design. Le ha sottolineate Giovanni Gastel nell’intervista di questo numero, evidenziando come, anche per il settore dell’arredo, sia arrivato il tempo per trasferire nel messaggio qualcosa di differente dall’oggetto: “Oggi – dice il fotografo – bisogna saper creare scenari lontani dalla realtà, mondi paralleli che facciano sognare”. Un passaggio che consenta di superare gli still life dei cataloghi e di cercare una alternativa alle patinate immagini di cucine, salotti o bagni con ambientazioni uniformi e luccicanti, ma vuote di emozioni vissute o vivibili. È una sfida che può essere ricondotta a quella affrontata dal mondo della moda, oggi amplificata dallo spostamento del baricentro comunicativo verso l’online e i social, dove lo sforzo è divenuto necessariamente quello dell’ingaggio esperienziale. Le testimonianze di questo numero rivelano una crescente consapevolezza rispetto alla necessità di rivedere le priorità di comunicazione, spostando il focus sulla ‘purpose’ dell’azienda, quindi sulla propria ragion d’essere, piuttosto che, com’è stato fino a oggi, sul prodotto dell’azienda. Tuttavia, questa consapevolezza fatica a tradursi in concreto. Innanzi tutto, a oggi, sembra limitata alle aziende più strutturate, e con maggiore capacità di coinvolgere professionisti e talenti esterni al settore. Ma non solo, anche là dove l’idea dei “nuovi codici” sta prendendo piede, emerge una certa difficoltà a comprendere come declinare in chiave operativa la nuova comunicazione esperienziale. La gran parte del settore del design italiano, insomma, resta oggi vincolato a modelli tradizionali e uniformi, in cui il perno restano i cataloghi, a loro volta dominati dalle immagini asettiche degli showroom. Mentre, fuori, il mondo va alla ricerca di connessioni emotive, il design rimane chiuso in ‘interni’ eleganti e onirici, incapaci di trasferire ideali di convivialità. Superare lo still life, non è solo uno scatto fotografico, ma comincia a essere un ripensamento identitario delle aziende e del sistema.