Alf Group ha completato l’acquisizione dell’ex stabilimento Jesse. Il gruppo, nato negli anni ’50 a Francenigo di Gaiarine (TV) come realtà artigianale specializzata nella lavorazione del legno, diventa così proprietario della prima azienda di mobili del territorio, fondata negli anni ‘20.
Oggi Alf è un gruppo internazionale con clienti in più di 90 Paesi, oltre 300 dipendenti e tre marchi principali, Alf DaFrè, Valdesign Cucine e Alf Italia. “Un’identità tutta italiana – si legge in una nota – che rappresenta un sostanziale e distintivo punto di forza dell’azienda che ha mantenuto l’intera filiera produttiva nel territorio trevigiano. Centocinquantamila metri quadrati produttivi divisi in tre sedi: la storica di Alf nel centro di Francenigo, lo stabilimento di Vallonto che accoglie l’area produttiva Valdesign e la sede di Cordignano. Quest’ultima ospita lo showroom Alf DaFrè e il sito produttivo Sistema Uno, a tutti gli effetti un comparto industriale 4.0 dotato di processi di programmazione e monitoraggio della produzione avanzata che permettono di gestire l’intera filiera, dalla materia prima al prodotto finito e customizzato”.
Lo stabilimento originario della Jesse, edificato nel 1968 con tecniche all’avanguardia per il tempo su una superficie di 83 mila metri quadrati, è stato per anni un punto di riferimento tecnologico per tutte le aziende del settore. Nel 2008 il complesso industriale è stato oggetto di un intervento architettonico firmato dallo studio Mario Mazzer Architects per la realizzazione di un nuovo showroom. Nel 2011 alla famiglia Jesse è subentrato il gruppo Mezzalira, che ha continuato la produzione di arredo nello stabilimento mantenendo il marchio storico.
L’azienda ha reso noto che ci sono state diverse ragioni che hanno portato ad acquistare le strutture dismesse. “La prima è certamente la volontà di mantenere e rafforzare l’interazione con il tessuto sociale e produttivo del territorio, creando nuove sinergie per l’azienda e ulteriori opportunità di sviluppo per la comunità. La seconda è il desiderio di conservare una memoria significativa dell’attività produttiva locale, un patrimonio comune che ha reso Francenigo un nome noto nel panorama nazionale e internazionale dell’arredo. La terza è la possibilità di dotarsi di nuovi spazi con un’operazione coerente all’attenzione alla sostenibilità che appartiene alla filosofia del gruppo recuperando – senza edificare altro suolo – una struttura esistente, ancora funzionale e convertibile in un impianto all’avanguardia, grazie a un approccio progettuale indirizzato a valorizzare le potenzialità del complesso. L’obiettivo è rendere il sito operativo già per inizio del 2024”.