Dopo i festeggiamenti per il proprio centenario (che ha avuto luogo lo scorso anno), Rossi di Albizzate inaugura un nuovo corso aziendale che parte da un nuovo showroom e una struttura rinnovata. La storica azienda della provincia di Varese (il cui marchio è stato recentemente acquisito da Creation Italia srl, dell’AD Gaetano Delmedico e dato poi in gestione alla Luxury srl) ha come obiettivo quello di sviluppare la propria strategia in continuità con la sua storia caratterizzata da collaborazioni eccellenti e un accreditato know-kow nel settore del design e allo stesso tempo pianificare un futuro in crescita.
“La storia di Rossi di Albizzate – ha spiegato il general manager Giovanni Sforza – parte nel 1923 quando Giuseppe Rossi ebbe una visione di azienda molto innovativa: produrre divani componibili. Affinando un patrimonio culturale legato all’artigianalità e all’eccellenza, la Rossi di Albizzate ha mantenuto intatti nel tempo, quegli elementi preziosi che costituiscono il Made in Italy: lavorazione rigorosamente fatta a mano, passione per il dettaglio, qualità, conservazione delle tecniche produttive di un tempo e continua evoluzione nella ricerca e nel design”.
Il primo concept store del nuovo corso intrapreso dal brand sorge nello stesso luogo di Milano dove tanti anni fa il logo Rossi di Albizzate campeggiava su ben 14 vetrine, fra via Francesco Sforza e Largo Augusto. Qui, nel cuore pulsante di Milano, rimase per circa 38 anni e oggi, per uno strano caso, torna proprio a insediarsi al civico 4 di via Francesco Sforza. “Torniamo nella stessa location storica dove negli anni ’80 visse il negozio Rossi di Albizzate, recuperando la storia e i clienti che ancora oggi cercano di acquistare con massimo interesse i nostri divani. Oltre a questi, troveranno anche eleganti e funzionali complementi arredo per un total look che offriamo come primo obiettivo”, ha continuato il manager.
Il nuovo corso dell’azienda si concentrerà sullo stretto connubio tra passato e futuro. “Punteremo sul design integrato, sulla massima artigianalità possibile nell’industrializzazione dei prodotti. Daremo continuità ai pezzi iconici che vogliamo considerare ormai istituzionali ed occupare quella fetta di mercato nel settore del lusso che oggi vive un momento di dèfaillance. Il Made in Italy deve essere la rassicurazione certificata di qualità e creatività italiane, di quel know-how e pensiero invidiato da tutti nel mondo per la sua unicità. Daremo un nuovo look e accesso al Museo che abbiamo acquisito insieme al brand, per curare e valorizzare la formazione con collaborazioni di Istituti scolastici/universitari e a quei privati che apprezzano il mondo e la storia del design. Abbiamo obiettivi molto ambiziosi: ad oggi è stata montata un’organizzazione di agenti che coprono l’80% del mercato mondiale.Pensiamo di raccogliere grandi risultati già da questo Salone del Mobile. L’obiettivo di crescita prevede di moltiplicare il fatturato annuale di anno in anno”, ha concluso Sforza.
Durante l’evento di inaugurazione, grazie alla partnership con Agostino Art Gallery, il nuovo negozio Rossi di Albizzate si è trasformato in una mostra open air con opere di Mr Brainwash e Vincent Vee che rimarranno visibili per tutta la durata della Design Week.