Ospiterà quelli che si propongono di essere gli “uffici del futuro” City Wave, il building direzionale che chiude idealmente il percorso che ha portato alla nascita di uno dei quartieri più prestigiosi di Milano, CityLife. Dialogherà con le ‘tre torri’ – progettate da Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid – ormai segno identificativo della zona Ovest della città, e verrà realizzato in chiave totalmente green. “Sarà una vera e propria smart city dove qualità e tecnologia di fondono dando vita a un progetto straordinario” ha detto in occasione della posa della prima pietra il presidente di Assicurazione Generali, Gabriele Galateri di Genola.
Per vederlo concluso si dovrà attendere il 2025, prima, dunque, delle Olimpiadi Invernali 2026. “L’investimento previsto per i lavori si aggira tra i 170 e i 180 milioni di euro. Le gare di appalto non sono però ancora partite” ha spiegato Aldo Mazzocco, amministratore delegato di Generali Real Estate e presidente di CityLife. Ma il dialogo “con primari operatori di mercato per la commercializzazione dell’edificio sono iniziati”, ha aggiunto Armando Borghi, amministratore delegato di CityLife, riferendosi a Jones Lang LaSalle e Cushman & Wakefield. Sull’area insistono anche due altre opere in corso di realizzazione: l’ultimo lotto di residenze che verrà consegnato nel 2022 e il Parco pubblico che sarà pronto “entro l’anno”.
L’edificio sarà alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili, in grado su superare l’impatto zero e con l’obiettivo di determinare un ‘impatto positivo’ sull’ambiente. Il rivestimento in pannelli fotovoltaici della struttura che ricopre gli edifici denominati East e West costituirà, il parco fotovoltaico più grande di Milano ed uno dei più grandi parchi fotovoltaici urbani in Italia, con una superficie di circa 11.000 mq di pannelli, in grado di fornire una produzione di energia stimata in 1.200 MWh l’anno, grazie a una potenza installata che sfiora i 2 MWh. La stessa struttura consentirà anche la raccolta e il riuso delle acque piovane, oltre a delineare un ampio spazio pubblico verde e coperto, vivibile tutto l’anno. L’edificio è pensato per consumare il 45% in meno di energia rispetto allo standard, grazie a soluzioni come l’uso termico delle acque di falda, con un risparmio di 520 tonnellate l’anno di CO2, pari alle emissioni assorbite da 20.000 alberi.
Il progetto CityWave ha già ottenuto la pre-certificazione LEED™ classificandosi a livello Platinum. A progettarlo Gruppo Big – Bjarke Ingels Group. “L’imponente copertura a catenaria di CityWave – ha spiegato l’architetto e fondatore dello studio Bjarke Ingels – unisce gli ultimi due edifici di CityLife con un’unica struttura ad onda. I pannelli solari alimentano gli ambienti di lavoro interni, mentre la parte inferiore in legno crea una copertura per una nuova area pubblica. Come un’interpretazione contemporanea del grande spazio coperto della Galleria Vittorio Emanuele II, il tetto fotovoltaico di CityWave offre ai cittadini di Milano uno spazio urbano ombreggiato e riparato per vivere appieno questa nuova zona vivace della città. La struttura complessiva unisce gli spazi interni ed esterni in una forma di monumentalità leggera e sinuosa”.