Funzionalità osmotica, valorizzazione storica e architettonica: sono questi i temi chiave da cui partirà la rigenerazione urbana dell’area Nord-est di Torino. Vincitori del concorso internazionale indetto dall’Agenzia del Demanio per la riqualificazione urbanistica e funzionale dell’ex Manifattura Tabacchi di Torino, Eutropia Architettura e Pininfarina Architecture – assieme a Weber Architects e a un ampio gruppo interdisciplinare fra cui Paisà Landscape – firmeranno un ambizioso progetto per il quale sono già stati stanziati 15 milioni di euro per le bonifiche e le demolizioni dei fabbricati, che verranno avviate nel primo semestre 2025.
La proposta sviluppata dal team di studi di architettura si inserisce all’interno della rigenerazione del quartiere Regio Parco e prevede l’insediamento di più funzioni aperte alla cittadinanza. Al centro dell’intervento ci saranno il nuovo Polo Archivistico e Culturale, con aule di consultazione e un centro studi, e un Polo Universitario con residenze e servizi per gli studenti. Complessivamente, saranno restituiti alla città 4,5 ettari di territorio con 41 mila metri quadrati di edifici rigenerati e 2000 metri quadrati di spazi destinati alla cultura. L’intervento sarà inoltre improntato su criteri di sostenibilità: sarà infatti garantito il 50% in meno di consumo idrico indoor grazie al recupero delle acque piovane e il 90 % in meno di consumi energetici per gli edifici esistenti.
Il progetto vincitore reinterpreta il dialogo tra la trama regolare della città storica e le curve naturali del Po e della Dora. La forma austera degli edifici industriali della ex Manifattura si scompone, aprendo il nuovo Polo alla città e al flusso delle persone lungo via Regio Parco. “La visione progettuale – ha dichiarato Luca Barontini, co-fondatore di Eutropia – ingloba l’intuizione di instaurare un dialogo tra la componente ambientale e paesaggistica, i nuovi fabbricati e l’eredità dei manufatti storici. Senza compromettere la ricchezza reale e potenziale del contesto, desideriamo generare una nuova immagine urbana estremamente riconoscibile, identitaria e attrattiva”.
“Gli spazi che il progetto ricava tra la Manifattura storica e le nuove architetture – ha dichiarato Giovanni De Niederhäusern, senior vice president di Pininfarina Architecture – diventano l’elemento catalizzatore tra passato e futuro, tra usi antichi e innovazione, tra spazi privati e pubblici. In quel luogo sospeso tra le curve del fiume e le linee rette del corso Regio Parco, la città trova una nuova dimensione per attrarre persone, idee, cultura ed economia. In sintesi, per innescare dinamiche di rigenerazione urbana a elevato impatto sociale”.
Nel progetto, i due nuovi complessi degli Archivi preservano il forte richiamo al carattere industriale del luogo. La struttura funge da elemento sia formale che architettonico: oltre a svolgere una funzione portante, ispira l’intera progettazione, evocando chiaramente gli edifici preesistenti della Manifattura e le opere adiacenti di Pier Luigi Nervi.
I binari recuperati del vecchio raccordo ferroviario disegneranno le direttrici lungo le quali si snoda l’intero progetto e accompagneranno alla Piazza Centrale dove sorgeranno i nuovi archivi: da qui si potrà godere di una esperienza di fruizione aperta e flessibile, addentrandosi verso la Piazza dei binari, la Corte dell’acqua o la Piazza dello Studentato, per poi procedere verso il Giardino, il Bosco didattico e vari spazi attrezzati per attività outdoor, tra cui il Giardino dello sport e l’Alberoteca dei bambini.