Negli ultimi anni le aste di design degli operatori internazionali sono diventate degli appuntamenti che non considerano più l’arte e il design come categorie collezionistiche separate, al contrario, queste discipline si sovrappongono e offrono l’opportunità di creare connessioni interessanti che trascendono il tempo, la geografia e gli stili. Si alimenta in questo modo un dialogo tra le opere d’arte, gli oggetti e gli spazi interni e a creare queste liaison sono soprattutto le collezioni private quando vanno in asta. Quali sono quindi le tendenze in atto e l’evoluzione dei prezzi nell’offerta delle case d’asta internazionali, le preferenze della clientela rispetto al design storico italiano, francese, o il design di altre geografie come brasiliano, nordico e non da ultimo il design contemporaneo?
L’abbiamo chiesto ai responsabili dei dipartimenti delle principali case d’aste internazionali che confermano un interesse per le creazioni dei designer storici, in particolare italiani e francesi, con le opere più rare che segnano prezzi più elevati, così come per i designer il cui lavoro ha un’attrattiva molto decorativa.
“Il design storico italiano ottiene generalmente ottimi prezzi in asta – afferma Sonja Ganne, Chairwoman 20th Century Design di Christie’s – per un gruppo piuttosto ristretto di grandi designer, come Gio Ponti, Carlo Mollino, le lampade di Gino Sarfatti e di BBPR, i progetti di Max Ingrand per Fontana Arte, tra i più ricercati, che coprono principalmente il periodo tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta; le opere di provenienza importante attirano solitamente una maggiore attenzione ed essendo il mercato del design italiano piuttosto difficile, la storia di un pezzo diventa un punto chiave”. “Bisognerebbe guardare – prosegue l’esperta di Christie’s – a una figura importante del design italiano come Ettore Sottsass, per il quale notiamo una domanda più sostenuta, in particolare per le sue opere degli anni Cinquanta e Sessanta. Christie’s detiene il record mondiale per un totem in ceramica venduto a New York l’8 giugno 2023 per 856.800 dollari. Questo tipo di opere sono molto rare e sono state esposte al MoMA qualche anno fa; stesso discorso per Gabriella Crespi, singolare figura degli anni ’70-’80, che suscita un vero interesse e sta ottenendo prezzi da capogiro”.
“Continuiamo a essere leader nel mercato del design italiano – afferma Domenico Raimondo, Head of Design, Europe and Senior International Specialist di Phillips – detenendo record mondiali d’asta per importanti architetti e designer italiani, tra cui Gio Ponti, Piero Fornasetti, Carlo Scarpa e Studio BBPR; l’asta di Casa Fornaroli dello scorso anno, che presentava eccezionali oggetti d’arte e di design provenienti dalla casa di Antonio Fornaroli, ha raggiunto un totale di vendite pari a quasi quattro volte la stima di prevendita, dimostrando il fascino duraturo di opere ben studiate, di provenienza eccellente e in ottime condizioni; nella recente vendita di maggio, il set di tre lampade “Sole” di Gio Ponti ha superato di gran lunga le stime di prevendita, a testimonianza del fascino senza tempo del Mid-Century Italian Design”.
Design francese
All’estero il design francese ha ottenuto risultati “sempre molto buoni – prosegue Raimondo – in particolare per quanto riguarda l’Art Déco, come dimostra la vendita record della sala da fumo dalla residenza di Mademoiselle Colette Aboucaya, Parigi “Le Palmiers” di Jean Dunand, venduta per 3,2 milioni di sterline nel giugno 2021. Più di recente abbiamo visto una serie di vasi di Dunand ottenere ottimi risultati, insieme ai designer francesi Jean Royère e François-Xavier Lalanne. Nella vendita di giugno a New York, abbiamo assistito a un grande risultato per Long bench, from the Sterenden Moor villa, di Jean e Henri Prouvé che ha raggiunto 76.200 dollari da una stima compresa tra 30-50.000 dollari.
“Gli ultimi due anni – dichiara Sonja Ganne – hanno visto un mercato stabile e forte per i migliori artisti del design francese, e tra questi le opere di Claude e François-Xavier Lalanne; i migliori designer francesi degli anni Cinquanta Jean Prouvé, Charlotte Perriand, Serge Mouille, Georges Jouve. Tra i designer Jean Royère per l’esperta di Christie’s, che detiene 8 dei 10 risultati più importanti, i prezzi raggiungono regolarmente valori superiori al milione di dollari, con i due prezzi più elevati pari a circa 3,5 milioni di sterline. “Royère ha una posizione specifica nel periodo degli anni Cinquanta, essendo un decoratore e non un designer/architetto uscito dal movimento del Modernismo prebellico, che ha abbracciato il suo tempo dal punto di vista stilistico, giocando con forme biomorfe come per la sua creazione più iconica, il salone “Boule”, una combinazione di colori tipica degli anni Cinquanta” conclude Ganne.
Design contemporaneo
Per gli esperti il design contemporaneo segue le stesse regole del mercato dell’arte, i risultati dipendono dalla rarità dell’offerta, ovvero da edizioni limitate o pezzi unici. Per il momento c’è ancora un divario tra i prezzi nelle gallerie e quelli all’asta. La promozione iniziale di un artista o di un designer è ancora affidata alle gallerie e non alla casa d’aste. I designer contemporanei hanno infatti bisogno di tempo per mostre ed esposizioni prima che il loro lavoro raggiunga il mercato secondario.
“Negli ultimi due o tre anni – afferma l’esperta di Christie’s – una generazione più giovane di dealer e gallerie che ha indagato gli anni ’80, in particolare in Francia e ha lavorato su questo periodo per anni ritenendo che fosse il momento giusto per promuoverlo nelle fiere e nelle gallerie. I designer di punta del periodo in Francia sono Philippe Starck, Martin Szekely, Ronan ed Erwan Bouroulec, con quotazioni in rialzo in asta; sul mercato internazionale più consolidato, le creazioni di Ron Arad e Marc Newson, divenuti oggi artisti storici, sperimentano anche un mercato più tranquillo con risultati altalenanti”.
Da Phillips sono stati segnati alcuni record come quello per il Prototype ‘D-Sofa di Ron Arad nel 2021 (stima 80-120.000 sterline venduto per 1.232.500 sterline) e la Lockheed Lounge di Marc Newson nel 2015 (stima 1.5-2,5 milioni di sterline venduto a 2,4 milioni di sterline). Nella recente vendita di maggio è stato segnato il record mondiale d’asta per un primo divano della serie di divani a due posti “How High the Moon” di Shiro Kuramata, venduto a 177.800 sterline sette volte la stima di prevendita, e un eccellente risultato per la cassettiera “Polyhedral” di Mattia Bonetti, venduta a 60.960 sterline, tre volte la stima di prevendita.