Cresce l’arredobagno italiano che nel 2022 vede le esportazioni salire a quota 1,87 miliardi di euro, pari al 42% del atturato totale. Lo evidenziano i dati del Centro Studi di FederlegnoArredo che confermano la Germania primo mercato estero (309 milioni di euro, +4,5%), seguita da Francia (286 milioni, -0,8%) e Regno Unito (94 milioni, +1,2%). Gli Stati Uniti (94 milioni, +15,1%) sorpassano la Svizzera (89 milioni, +7,7%). Andamento positivo in valore anche per tutte le altre principali destinazioni ad eccezione di Austria (stazionaria a -0,9%) e Polonia (-11,8%). Secondo i dati Istat relativi al primp trimestre 2023, l’export del sistema arredo-bagno nel periodo gennaio-marzo 2023 vale 439,7 milioni di euro, con una variazione del – 4,9% sul 2022. Germania (76,2 milioni, -8,6%) Francia (72,5 milioni, -4,4%) e Regno Unito (24 milioni, +2,3%) si confermano prime tre destinazioni. Da un’indagine su un campione rappresentativo di aziende per la chiusura del 2023 le imprese prevedono complessivamente un aumento delle vendite per il mercato estero, mentre l’andamento sul mercato italiano sarà simile al 2022.
Sostenuto dal mercato residenziale, il sistema arredobagno si è dimostrato tra i più resilienti anche in periodo Covid: il fatturato alla produzione del 2022 ha segnato un +9,1% sull’anno precedente, per una filiera composta da operatori con una presenza consolidata sul mercato. Il settore dell’arredo bagno italiano coinvolge circa 950 industrie produttrici per circa 23.000 addetti, con un giro di affari annuo di oltre 4,4 miliardi di euro. Ma intanto si affacciano le Olimpiadi 2026 che anche per questo specifico comparto “rappresentano una grande opportunità su diversi fronti”, afferma Elia Vismara, presidente Assobagno. “Grazie alla loro indiscutibile flessibilità, le aziende sono pronte ad affrontare la sfida. Come settore siamo da sempre abituati a operare in un contesto alquanto articolato, perché l’ambiente bagno vede coesistere in una sola stanza diverse tipologie di prodotto, in grado di offrire comfort a lungo termine, che esigono armonia sia nelle forme che nella funzionalità. Sarà sempre più importante fare rete e concentrarsi su prodotti customizzati per mostrare il valore indiscusso del nostro Made in Italy, particolarmente apprezzato dai committenti stranieri, a una platea globale”.
“La metamorfosi che ha toccato la stanza da bagno nella casa – conclude Vismara – ha già da tempo coinvolto anche le strutture ricettive, che scelgono prodotti di design estremamente personalizzati e innovativi progetti di wellness. E il mercato immobiliare di lusso anche in Italia sta crescendo a un ritmo rapido, con un’enfasi sempre maggiore sulla facilità degli acquisti “chiavi in mano”, con standard elevati in termini di design, qualità dei materiali e tecnologie innovative. È una tendenza che oggi coinvolge anche luoghi come edifici pubblici, aeroporti, stazioni, musei, ristoranti, teatri e università”.