Il Gruppo Colombini, che ha in portafoglio i marchi Febal Casa, Colombini Casa, Colombini Group Contract, Offic’è, Rossana, Bontempi Casa e Ingenia, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 300 milioni di euro, in aumento dell’11% rispetto ai 270 del 2021. Un risultato ottenuto, sottolinea il gruppo, “nonostante l’attuale contesto economico e una dinamica del mercato caratterizzata, soprattutto nel secondo semestre dell’anno, da maggiori costi dell’energia, dall’incremento dei prezzi delle materie prime e da forti ritardi nella supply chain”.
“Il nostro percorso di sviluppo – commenta il Presidente Emanuel Colombini – prosegue così come avevamo pianificato. Grazie alla solidità industriale e finanziaria che ci caratterizza possiamo affrontare il 2023 con serenità cogliendo le opportunità offerte dal mercato. La nostra strategia prevede lo sviluppo dell’integrazione tra design e tecnologia, per fornire strumenti di progettazione sempre più forti alla nostra rete vendita, un percorso di crescita sia organica sia per aggregazioni di aziende del mobile e design con cui realizzare importanti sinergie. Vogliamo diventare un vero e proprio polo a matrice familiare nel settore dell’arredo, l’unico in Italia, sia in termini dimensionali che di ampiezza dell’offerta, creando un’eccellenza nel nostro territorio”.
“Abbiamo spazio per crescere ancora – aggiunge Giovanni Battista Vacchi, Amministratore Delegato del Gruppo – con tutti i nostri brand in Italia e all’estero, dove stiamo investendo per conquistare nuove quote di mercato. Abbiamo grandi stimoli che ci spingono a fare sempre meglio in un contesto globale particolarmente competitivo dove, per riuscire ad anticipare i trend di mercato, è indispensabile pianificare con continuità investimenti in sviluppo prodotti, innovazione tecnologica, strumenti a supporto della rete di vendita e grande attenzione ai clienti, con un approccio sempre più orientato alla sostenibilità”.
Nel 2022 il Gruppo Colombini ha investito circa 25 milioni di euro per l’ampliamento e il miglioramento della capacità produttiva delle proprie aziende e per le attività di sviluppo dei prodotti anche grazie ad un complesso sistema di Intelligenza Artificiale. L’AI, introdotta nell’ultimo biennio per rendere sempre più efficiente una produzione già altamente automatizzata, è stata estesa ad altre aree aziendali “con l’obiettivo di ridurre il time to market dei prodotti con un approccio sempre più orientato alla sostenibilità. Sono stati inoltre effettuati investimenti per lo sviluppo della rete distributiva e per il potenziamento ulteriore delle attività omnichannel di drive to store”.