In Rue de Bac, a Parigi, il nuovo showroom Nemo serve il mercato ‘chiave’ francese. Un luogo al quale ” siamo affezionati. Avevamo in precedenza uno spazio di dimensioni più piccole e abbiamo avuto l’esigenza di ingrandirci. La Francia per noi è molto importante. La messa in scena narrativa delle aziende, soprattutto in momenti come questo, passa proprio attraverso l’esigenza di portare all’estero il proprio messaggio”, spiega Federico Palazzari, presidente e CEO di Nemo. Un passo ulteriore in Francia, dunque, che va nella direzione del “rafforzamento di Nemo all’estero”. E uno spazio che, come quello di Milano, copre le due anime dell’azienda, decorativa e architetturale. “L’indirizzo è quello giusto, è un posto che conosciamo bene. Uno spazio che nasce per i parigini e per la Francia.”
In agenda “ulteriori aperture di showroom. La nostra idea è quella di parlare un linguaggio differente per ogni Paese e mettere in luce gli attori locali. Nel caso di Parigi lo spazio è stato disegnato da Charles Kalpakian, mentre quello di Milano dallo studio Locatelli & Partners. Un modo per inserirci al meglio nel contesto locale” sottolinea Palazzari, che evidenzia anche come la Francia sia “molto casa”. Un mercato che, per importanza, “viaggia a pari merito con gli Stati Uniti, dove abbiamo rafforzato la presenza soprattutto dislocando lì il nostro personale italiano”. L’Italia rappresenta per Nemo il 22% della quota di mercato, mentre il resto è realizzato da Europa e Stati Uniti. In grande crescita l’Asia Pacific.
“Al netto dell’imponderabile, c’è stato un annoversario che è passato inosservato: lo shock petrolifero ed energetico di 50 anni, che ebbe gravi conseguenze sui trasporti. Oggi – sottolinea Palazzari – ne viviamo uno altrettanto importante, pur con modalità e tempi differenti. Allora il mondo andò avanti e così sarà anche questa volta. Lo scarso dinamismo attuale va, per altro, valutato da mercato a mercato: alcune regioni sono impermeabili a quello che sta accadendo e altre ne risentono moltissimo”. Va anche detto che “nel 2021 è stato più il mercato che ha comperato noi che non il contrario. Veniamo da un anno ‘semplice’ sotto questo punto di vista. Ora dovremo sforzarci e ‘spingere’ in un contesto complicato”. Insomma, dopo un anno “strepitoso e totalmente inaspettato, cercheremo di affrontare al meglio quelli a venire. La visibilità è scarsa, quindi siamo preoccupati, ma la reale portata la vedremo quando alla recessione saremo dentro”. In ogni caso, “la affronteremo”.
Intanto, Nemo si prepara a portare Le Corbusier, insieme alla Fondazione che porta il suo nome, in roadshow, con un ciclo di conferenze interattive e locali sulle tematiche della luce legate al grande architetto: primo appuntamento il 18 ottobre a Catania, “nell’ottica di essere noi più vicini al mercato”. L’appuntamento, organizzato insieme a Mohd, vedrà la partecipazione di Bénédicte Gandini, responsabile della Fondazione Le Corbusier a Parigi, Gianluca Mollura, CEO di Mohd, oltre ovviamente a Palazzari. La tappa successiva sarà a Monaco di Baviera.