Kerakoll ha chiuso il 2020 in linea con il 2019 a 497 milioni di euro per il 45% realizzati all’estero, nonostante due mesi di fabbriche chiuse per ml’emergenza sanitaria. L’azienda di Sassuolo ha registrato il 15% di utili operativi (70 milioni) e punta ad assumere circa 80 nuovi dipendenti entro l’anno.
L’azienda, secondo i dati raccolti da uno studio del Corriere della Sera, è cresciuta in media del 4,3% l’anno negli ultimi sei anni e nell’ultimo triennio ha prodotto utili industriali pari, mediamente, al 19% dei ricavi garantendo un ritorno del 15% sul capitale investito. E’, inoltre, arrivata a fine 2019 senza debiti, ma con un attivo finanziario di 52 milioni.
Il gruppo fondato da Romano Sghedoni nel 1968, che vede dal febbraio 2019 come amministratore delegato Andrea Remotti, entrato in azienda dal 1995 alla guida delle attività spagnole, conta 2mila tra dipendenti e collaboratori in 16 stabilimenti tra Europa, India e Brasile.
Kerakoll si è trasformata negli anni in una vera e propria multinazionale ‘green’ in grado di fornire materiali, servizi e tecnologia per le costruzioni verdi. Il piano industriale del gruppo, come anticipato da Remotti al Corriere, prevede, nei prossimi cinque anni, investimenti per 175 milioni solo nelle strutture produttive già esistenti. Alla ricerca sarà destinato il 5% del fatturato. E continuerà la crescita per linee esterne attraverso m&a.