Lo showroom Rubelli di via Fatebenefratelli a Milano ha aperto le porte al pubblico milanese e internazionale in una veste rinnovata. Il concept di allestimento, firmato da Matteo Nunziati, fa sì che tutti i brand e le collezioni del gruppo vivano armoniosamente nello stesso spazio, mostrando concretamente la trasversalità nei servizi di interior design che ormai costituiscono un’attività strategica importante per l’azienda.
Trovano, dunque, spazio a fianco delle collezioni già esistenti firmate da Marco Piva e Luca Scacchetti anche le nuove proposte di arredi Rubelli Casa firmate dal direttore artistico Matteo Nunziati e dal duo creativo Nava + Arosio. Oltre agli arredi, nuovi espositori progettati ad hoc ospitano i tessuti delle linee Rubelli, Dominique Kieffer e Armani Casa e le carte da parati completano l’offerta.
“Il brief che avevamo dato a Matteo Nunziati era di segnare con il suo concept un’evoluzione verso una maggiore integrazione di tessile e arredo, facendo convivere in un unico spazio tanto i tessuti e le carte da parati quanto le collezioni di arredi – dichiara a Pambianco Design Marco Attisani, direttore Divisione Mobili Rubelli Casa e Studio Rubelli -. Volevamo proprio dare un segnale di rinnovamento, ma sempre in linea con il dna dell’azienda, e rendere visibile l’approccio integrato e trasversale che possiamo offrire sia al cliente finale sia al mondo dei progettisti”. A tal fine, aggiunge, la parte espositiva dello showroom è integrata da “un vero e proprio servizio di consulenza da parte di Studio Rubelli, basato al piano inferiore. Si tratta di un team di progettisti che sviluppa progetti di interior design in diversi ambiti, dal residenziale al contract”.
Per quanto riguarda la replicabilità in altre sedi del format proposto a Milano, “l’idea è quella di suggerire ai nostri retailer delle formule di integrazione fra tessile e arredo perché le riteniamo strategiche e differenzianti rispetto agli altri showroom di arredamento – commenta Attisani -. Per questo abbiamo realizzato degli espositori per tessile, cuscini e oggetti di decorazione che possano essere facilmente inseriti in ogni contesto, dando valore al nostro progetto e all’identità Rubelli”.
In un’ottica dunque di espansione a livello nazionale e internazionale sul piano retail, i delicati equilibri a livello mondiale hanno indotto l’azienda a puntare su strategie commerciali e di marketing che fanno leva sul digitale, mostrando tramite foto, video e renderizzazioni quanto proposto nello showroom milanese. “In relazione allo spazio che il cliente decide di dedicarci – conclude Attisani -, i nostri architetti preparano una proposta corredata da render che permetta di presentare i nostri prodotti rispettando il mood di Rubelli. Il tratto distintivo di queste aree dedicate è proprio la forte relazione tra mondo tessile e mondo arredo, che è poi quello che ci differenzia rispetto a tutti gli altri player”.