In un contesto di forte incertezza come quello attuale, le prospettive di un’azienda dipendono sempre di più dalla sua capacità di innovare, intesa come capacità di fronteggiare il cambiamento. Ne è convinto Stefano Rosa Uliana, dal 2018 amministratore delegato di Calligaris, che con Pambianco Design ha condiviso una riflessione sullo scenario presente e sulle prospettive future. L’obiettivo ora, con l’inizio della ‘fase 2’, non è soltanto riprendere da dove si era interrotto, ma soprattutto ripensare le strategie che da questo momento in poi consentiranno di confrontarsi con i mutati scenari internazionali.
Distribuzione sospesa
In virtù dell’acquisizione, nell’ottobre 2018, dell’80% dell’azienda friulana da parte di Alpha Private Equity 7, il 2020 si prospettava come un anno importante. “Il fondo è entrato in azienda diciotto mesi fa e durante questo arco di tempo siamo riusciti a fare molte cose, sia dal punto di vista del prodotto che del branding – afferma Rosa Uliana –. Grazie all’andamento positivo dello scorso anno, in cui abbiamo registrato una crescita del fatturato e, soprattutto, della redditività, avevamo tutte le risorse pronte per lanciare i nuovi prodotti e presentarci a Milano con un’immagine rinnovata”. Purtroppo il lockdown ha provocato una brusca frenata delle attività produttive e distributive, “prima in Cina, a febbraio, poi in Italia e in Europa, a marzo, e verso la fine del mese negli Stati Uniti, dove non c’è stato un vero e proprio arresto, ma un rallentamento tale nei mercati per noi strategici come Florida, versante nord-est e California che ha fatto sì che si congelasse la distribuzione”, dichiara l’AD.
Verso la ‘fase 2’
Le chiusure sono avvenute in tempi diversi e, di conseguenza, anche le riaperture. Il mercato in cui Calligaris ha riscontrato una “discreta ripresa” è la Cina, che ad aprile, sebbene la situazione non si fosse ancora normalizzata, ha mostrato un ritorno ai livelli pre-emergenza, lanciando un segnale abbastanza positivo. “In Asia la nostra filiale giapponese non ha mai perso grandi quote di mercato – prosegue il manager –. Ha reagito un po’ a singhiozzo, ma siamo sempre riusciti a ricevere ordini e a fatturare con costanza, tanto è vero che i numeri sono più o meno in linea con quelli dello scorso anno”.
Per quanto riguarda il mercato nazionale, il Dpcm del 26 aprile ha prorogato la sospensione delle attività di commercio al dettaglio fino al 18 maggio, “sinceramente un po’ in là rispetto alle nostre aspettative”, confessa Rosa Uliana. Nel frattempo, “sono ripartiti i Paesi scandinavi, tutta l’Europa orientale e la Germania, dove abbiamo iniziato a spedire già dall’ultima settimana di aprile. Ci auguriamo che nelle prossime settimane riprendano anche Regno Unito e Francia, che per noi sono destinazioni rilevanti. Gli Stati Uniti forse saranno gli ultimi a ripartire. Si spera che la liquidità che verrà messa a sistema permetta un riavvio abbastanza rapido, sebbene l’impatto sui consumi del debito privato, oltre a quello pubblico, oggi non sia prevedibile”.
Se bisognerà attendere per avere un riscontro effettivo sulla ripartenza, intanto l’azienda sta valutando la possibilità di predisporre dei piani di promozione o supporto al credito per sostenere l’intera filiera.
All’insegna dell’omnicanalità
A fronte del rinvio del Salone del Mobile al 2021, i produttori italiani si sono messi alla ricerca di una vetrina alternativa per poter presentare le proprie iniziative a buyer, architetti e designer di tutto il mondo. Anche Rosa Uliana ritiene fondamentale concentrarsi sul “lavoro fatto finora. Quello che cambierà è il modo in cui lo presenteremo ai nostri clienti, prima al B2B e poi al B2C. Oggi stiamo lavorando sugli strumenti, più che sui contenuti che erano già pronti”.
Nello specifico, alla fine di maggio verrà presentato un re-branding che coinvolge a 360° Connubia. Un ventaglio di prodotti comprensivo di complementi di arredo, oltre a tavoli e sedie, rivelerà per la prima volta una nuova identità e uno stile ben definito. A giugno, invece, è previsto il lancio di una nuova piattaforma e-commerce, che coinvolgerà i partner di Calligaris. L’azienda sta progettando lo sviluppo in digitale di una shopping experience molto vicina a quella reale, ricreando il più possibile le sensazioni che il consumatore prova entrando nei negozi fisici. Inoltre, la tecnologia avanzata del configuratore virtuale permetterà di vedere in anteprima il prodotto nelle varianti disponibili e di poterlo immaginare all’interno della propria casa attraverso una fotografia della composizione scelta. “Quello che oggi sembra essere una necessità speriamo e crediamo che nei prossimi anni diverrà parte integrante di un modo di lavorare efficace ed estremamente interessante – conclude l’intervistato –. Questa relazione digitale con i nostri clienti dovrà essere mantenuta con costanza nel tempo, poiché gli strumenti che stiamo scoprendo adesso ci permettono di comunicare molto di più di quanto non facessimo prima e forse anche in maniera abbastanza emozionale”.