Nizza Paradise, progetto firmato dallo studio MINO Caggiula architetto, si inserisce dolcemente nel paesaggio di Lugano, adattando le proprie linee alle direttrici del pendio montano e aprendo l’orizzonte verso le acque del Ceresio. Interni in collaborazione con Antonio Lupi, per una commessa da oltre un milione di euro.
Il valore aggiunto? È sempre la natura, il paesaggio nel quale un’abitazione si deve inserire senza forzature, come fosse la naturale evoluzione umana del creato. A Lugano, questo continuum richiama la luce, la visione del lago, il contrasto di colori tra il verde/bruno delle montagne e l’azzurro delle acque. “La sinergia tra la natura di un luogo e la mano dell’uomo è la quinta essenza della creatività” afferma Mino Caggiula, architetto che ha firmato il progetto vincitore del contest lanciato dalla società svizzera Nocasa per un residence di lusso, 40 appartamenti, ribattezzato Nizza Paradise Residence. Abituati a inquadrare simili progettazioni lungo la marina di Dubai, nell’isola di Sentosa a Singapore o a Miami Beach, è abbastanza sorprendente scoprire che la location scelta si trova a 80 chilometri da Milano e la sorpresa non è solo nostra perché, racconta l’architetto già autore del concept della residenza Paguro nella capitale finanziaria del Canton Ticino, “la piazza di Lugano è senz’altro florida, ma le vere operazioni di lusso, definite tali, sono poche, e questo crea una vera eccellenza ed unicità nella promozione Nizza Paradise Residence”.
La struttura è in fase di ultimazione, con consegna prevista tra gennaio e febbraio, e alcuni appartamenti sono già finiti e arredati. La scelta del partner Antonio Lupi è stata altrettanto naturale: per dare un’impronta di design ed esaltare i passaggi di luce che penetrano all’interno del residence, Caggiula ha proposto Andrea Lupi, titolare dell’azienda toscana con cui aveva già collaborato per la realizzazione del Leche Park di Bellinzona, affidandogli la realizzazione, per 101 appartamenti. Una commessa da oltre un milione di euro, che Lupi ha interpretato alla sua maniera: offerta di soluzioni custom-made sulla base delle esigenze dei futuri inquilini. “Ogni appartamento – spiega Andrea Lupi – ha un’anima. La nostra proposta ha voluto tener conto degli standard qualitativi e dell’idea espressa dall’architetto Caggiula, che ha creato un connubio perfetto tra arte, lusso e architettura. Partendo da questa base, abbiamo realizzato i bagni campione per poi incontrare gli investitori intervenendo, in maniera sartoriale, con suggerimenti per la scelta di materiali, rifiniture e integrazioni”. La soddisfazione di Lupi non è soltanto di natura economica. “In un mondo in cui spesso prevale la logica del budget, siamo contenti di aver trovato un investitore particolarmente attento a qualità e design. Inoltre, è bello esser stati scelti per arredare quel che considero un gioiello architettonico”. Tornando ai conti, la fornitura darà ulteriore impulso al business del contract che, nell’esercizio 2016, dovrebbe contribuire a circa il 15% dei ricavi di Antonio Lupi. L’azienda di Cerreto Guidi (Firenze) prevede di chiudere l’anno con un aumento dell’8% a circa 26 milioni di ricavi, per il 60% generati dall’export, ma una delle notizie più confortanti dell’anno riguarda proprio il mercato italiano, cresciuto a due cifre. “Lavoriamo a stretto contatto con gli architetti – afferma l’imprenditore – riuscendo pertanto a entrare nella progettazione e in numerosi interventi di ristrutturazione, che ci permettono di non subire le conseguenze della crisi italiana legata al crollo delle nuove edificazioni”. Le aree di riferimento per l’export sono Europa e Stati Uniti; in quest’ultimo mercato, Antonio Lupi può contare su un distributore che ha aperto gli showroom di Chicago e Miami, piazze strategiche in chiave contract. Le prossime aperture previste riguardano l’Asia, dove già l’azienda si è rafforzata nel 2015 con gli opening di Singapore, Manila, Jakarta e Kuala Lumpur.