“Riportare Milano a essere la città di riferimento per il settore del complemento d’arredo e della decorazione, come lo è stato per diversi anni fino alla nostra perdita di competitività” – ha le idee chiare l’amministratore delegato di Fiera Milano, Enrico Pazzali, che spiega in cosa Homi sarà diversa da Macef e come riuscirà a re-impossessarsi del primato.
“Daremo più spazio al tessile, – spiega – svilupperemo il comparto legno in collaborazione con FederlegnoArredo che porterà in Homi un pool di aziende e saremo sempre più internazionali. Così batteremo i francesi.” Ad oggi gli espositori stranieri rappresentano solo il 20% ma con il 70% di hosted buyer internazionali la fiera punta a risollevare la propria immagine a livello internazionale. Anche Ice parteciperà a questo progetto incentivando l’arrivo di compratori da Qatar e Stati Uniti.
Non mancherà il fuorisalone, nel quale la nostra città, con l’esperienza di aprile, è ormai ferrata. Con Homi collaboreranno il distretto 5Vie e il brand Magenta che organizzeranno eventi e cocktail serali nel centro del capoluogo meneghino.
Poi sarà il momento di fare le valigie. A metà ottobre (dal 15 al 18) la manifestazione si sposterà a Mosca in concomitanza con i Saloni Worldwide Moscow, al Crocus Expo, e la Moscow Design Week. “Per l’evento – conclude l’AD – si schiererà tutta la ‘filiera’: da Made Expo, che costruisce, ai Saloni, che arredano, fino a Homi, che decora.” Quello che si dice ‘fare sistema’.
Un aiuto sta arrivando anche dal Governo che tramite il Ministro Calenda, ha stanziato 130 milioni di euro per il comparto manifatturiero.