Si è tenuta venerdì scorso la conferenza stampa-convegno di presentazione della XXI Triennale Internazionale che, nel 2016, dal 2 aprile al 12 settembre, celebrerà i vent’anni dall’ultima Triennale tradizionale. Per l’occasione il salone Teatro dell’Arte ha riunito decine di curatori, critici e architetti internazionali con lo scopo iniziare a lavorare sull’organizzazione dell’evento che coinvolgerà tutta la città e diverse sedi, a partire da Parco Sempione, per un progetto che ha richiesto investimenti per 12 milioni di euro.
Le entrate saranno garantite per 5 milioni dal finanziamento diretto della Triennale e dai contributi dei suoi partner e sponsor; altri 5 milioni proverranno dalle quote di partecipazione e 2 milioni dal gettito di biglietteria. Le spese istituzionali, il Padiglione Italia, le mostre e gli spazi di accoglienza all’interno del Palazzo sono attualmente valutate in 3 milioni di euro; in 6,5 milioni i costi di coordinamento, allestimento e spese di gestione nelle sedi esterne; in 2,5 milioni le spese di comunicazione, promozione ed eventi.
Con il titolo 21st Century. Design After Design, Claudio De Albertis, presidente della Triennale di Milano, ha parlato della nuova organizzazione data alla Triennale 2016 che vedrà un’attività continua, una produzione culturale quotidiana, con al suo interno un Museo del Design, e tornerà ad essere una sede totale per il design. La riorganizzazione della Esposizione Internazionale si tradurrà non solo nell’apertura dei suoi spazi e di quelli del Parco Sempione (dove la Triennale ha lasciato segni importanti come la Torre del Parco, il Teatro Continuo di Burri, l’attuale Bar Bianco, la Biblioteca, i Bagni Misteriosi), ma sarà diffusa in tutta la città: dalla Fabbrica del Vapore all’Hangar Bicocca, dai Campus del Politecnico a quello della Iulm, dal Museo delle Culture che presto sarà inaugurato alla Villa Reale di Monza. Va ricordato, infatti, che la Triennale nacque proprio a Monza nel 1923 in occasione della I Biennale delle arti decorative dell’ISIA ad opera di Guido Marangoni. Fu trasferita solo successivamente a Milano, nel 1933, anno della costruzione del Palazzo dell’Arte di Giovanni Muzio.
Il 26 novembre prossimo si svolgerà la cerimonia di riconoscimento da parte del BIE (Bureau International des Expositions), rappresentato all’incontro dal segretario generale Vicente Gonzalez Loscertales, che darà l’avvio ufficiale al progetto, ma già il prossimo sabato 15 novembre verrà presentato e discusso pubblicamente il tema 21st Century. Design After Design con gli interventi di Andrea Branzi, Luisa Collina, Kenya Hara, Cino Zucchi.
Il comitato scientifico della XX1T vedrà, tra i suoi componenti, Andrea Branzi, Luisa Collina, Elizabeth Diller e Ricardo Scofidio, Kenya Hara, Stefano Micelli, Pierluigi Nicolin, Richard Sennett, Cino Zucchi.