Villeroy & Boch ha chiuso il 2020 con un fatturato consolidato di 800,9 milioni di euro, in calo del 3,9% rispetto all’anno precedente, nonostante la pandemia di Covid-19, grazie alla forte crescita dei ricavi nella seconda metà dell’anno. Il risultato operativo è rimasto stabile anno su anno a 49,7 milioni di euro grazie al fatturato elevato nel secondo semestre e alla rigorosa gestione dei costi. Il consiglio di amministrazione, si legge nella nota, considera la situazione economica del gruppo soddisfacente. “Dopo una prima metà del 2020 molto difficile, la nostra attività si è sviluppata decisamente meglio del previsto nella seconda metà dell’anno“, ha commentato il CEO Frank Göring.
Nel segmento Bagno e Wellness, il gruppo tedesco ha generato ricavi per 539,1 milioni di euro nell’esercizio, in calo del 2,7% rispetto al 2019. Il deficit delle entrate della prima metà del anno (-9,7%) è stato compensato dal buon andamento dei ricavi nel sei mesi successivi. Le entrate sono state addirittura aumentate in alcuni Paesi come la Svezia (+9,6%) e la Germania (+8,1%). In particolare, il positivo sviluppo dei ricavi in Germania è riconducibile alla forte crescita del commercio all’ingrosso convenzionale (+7,6%) e dell’e-commerce (+31,3%). Entrambi i canali hanno beneficiato di un boom innescato dalla pandemia e dalla tendenza alla ristrutturazione della casa.
La divisione Tableware, invece, ha generato un fatturato di 259,2 milioni di euro. Anche in questo caso, la diminuzione delle entrate nella prima metà dell’anno, pari a -21,7%, per effetto delle chiusure del retail globale durante il lockdown, è stata ridotta al -6,3 per cento. Il maggiore driver di crescita in quasi tutti i mercati rilevanti è stata l’attività di e-commerce, che ha messo a segno un +46,6 per cento. La decisione di concentrarsi su questo canale in crescita, unita a maggiori investimenti in personale, strutture IT e logistica. All’incirca il 30,6% del fatturato totale della divisione Tableware in tutte le regioni è derivato dalle attività di e-commerce, contro il 19,6% dell’anno precedente.
La previsione per il 2021 nel complesso si basa sull’ipotesi di una ripresa significativa e tangibile dell’economia mondiale, nonostante la battuta d’arresto d’inizio dell’anno. Sulla base di questa stima positiva del mercato, il gruppo punta a un ritorno al percorso di crescita nell’esercizio 2021 con un aumento del fatturato consolidato compreso tra il 3 e il 5 per cento. Il risultato operativo è previsto in miglioramento dal 5 al 10% nell’anno. Ciò significa, spiega la nota, che il livello del 2019 sarebbe già superato nell’anno in corso in termini sia di fatturato e che di profitto.