I colori di ICA Group, formulati con materiali di scarto non competitivi con l’alimentazione, sono in linea con le più recenti politiche green, in grado di ridurre le emissioni di Composti Organici Volatili e quelle di CO2.
La sostenibilità di un prodotto passa, anzi parte, anche dalla scelta delle vernici utilizzate per la sua colorazione. ICA Group, azienda leader nella produzione di vernici innovative ed ecosostenibili per legno e vetro, da 50 anni porta avanti una ricerca volta all’innovazione per ottenere colori formulati con materiali rinnovabili. Grazie alle certificazioni e la sostenibilità che si riflette nelle prestazioni chimico-fisiche, queste vernici per arredi concorrono all’ottenimento di crediti LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), e hanno ottenuto l’Environmental Claim Validation (ECV) della UL, leader mondiale nella certificazione dei prodotti, in grado di garantire un rapido accesso al mercato globale grazie alla sua reputazione e a programmi globali collaudati.
ATTENZIONE ALL’AMBIENTE UNITA AD ELEVATE PRESTAZIONI
ICA Group le ha denominate ‘vernici BIO’. Sono formulate con materie prime provenienti da materiali di riciclo, e con fasi di produzione di minor impatto ambientale, se paragonate alle tradizionali vernici per legno e vetro. Una formulazione a base acqua che rende virtuoso il ciclo di produzione, fattore cruciale e di distinzione nel settore chimico, dove i derivati del petrolio solitamente la fanno da padrone: evitando l’utilizzo di petrolio, si tagliano le emissioni di anidride carbonica e si migliora la salute del consumatore finale. Contrariamente a quel che si pensa, la scelta di materie prime di natura organica non solo rispetta l’ambiente, ma garantisce prestazioni in grado di stabilire nuovi standard qualitativi per l’industria grazie a durezza, resistenza chimica, resistenza alla luce, lavorabilità industriale, maggiore rapidità di essiccazione e maggior potere antingiallente. “Come azienda chimica, ci proponiamo al mondo dell’arredo e del design – dichiara Emanuele Gelosa, Marketing & Sales Director ICA Group – con un prodotto che può fare la differenza e avere una forte influenza sul prodotto finale proposto poi al consumatore. Essendo un prodotto chimico, dobbiamo garantire che venga usato nel modo più salubre possibile, anche nel rispetto del lavoratore durante la fase di produzione e di utilizzo; crediamo che ciò che viene utilizzato debba provenire da una filiera il più possibile sostenibile. Abbiamo un ufficio di ricerca e sviluppo interno all’azienda, che già dagli anni Ottanta lavora e ragiona sul tema delle vernici a base acqua, in grado di abbassare il contenuto di composti volatili. Quando si ‘annusa’ un mobile e si ha la sensazione di sentire un odore di ‘nuovo’, in realtà quelli sono solventi che stanno evaporando, che di certo non sono una scelta ottimale soprattutto quando le vernici in questione sono state utilizzate per la realizzazione di mobili per bambini, o per l’ambiente cucina. Il fulcro della nostra scelta – continua – sta nel contenimento delle emissioni di VOC, componenti che rappresentano il più grande responsabile di inquinamento in ambienti interni e che dipendono dai solventi contenuti nella vernice utilizzata. Negli ultimi sei anni abbiamo investigato in modo sempre più costante la possibilità di usare vernici non fossili, non derivate dal petrolio”. Il risultato di questa ricerca, condotta in house, ha portato alla collezione di Bio Coatings, con componenti che derivano dall’agricoltura, senza però andare in competizione con l’alimentazione umana, per non sottrarre materie prime necessarie alla food chain. “Abbiamo impostato delle rigide linee guida e certificato i nostri prodotti, proponendo ai nostri partner vernici bio che hanno le medesime performance di vernici tradizionali”.
SCELTA IMPORTANTE E VIRTUOSA PER AZIENDE E STUDI DI ARCHITETTURA
Nella continua collaborazione con architetti, designer e aziende produttrici di arredi, ICA Group sottolinea l’importanza della scelta strategica di una vernice, che ricopre nell’intero ciclo produttivo un ruolo molto più importante di quel che viene percepito. “Utilizzare una componente ‘bio’ – spiega Gelosa – riduce le emissioni di CO2 nella filiera del manufatto e questo può essere quantificato in modo chiaro e trasparente attraverso un simulatore che abbiamo messo a disposizione di tutti, sul nostro sito web. Si tratta di un calcolatore: se sto verniciando una porta, una sedia, o i pensili di una cucina, attraverso l’inserimento di semplici dati viene calcolato quanto si risparmia in termini di emissioni rispetto ad una vernice ordinaria. Questo è un dato tangibile e fruibile. Molti consumatori ancora non percepiscono il ruolo cruciale che può avere una vernice, e quanto la scelta possa essere importante. Dal punto di vista strategico, un’azienda che sceglie vernici bio può ottenere punti LEED e promuovere in chiave sostenibile il proprio prodotto, in grado di abbassare così il carbon footprint del manufatto”. Messaggio complesso da comunicare e da far percepire, motivo per cui l’azienda ha cominciato da tempo una collaborazione strategica con player di riferimento nel mondo del progetto, mirando ad una comunicazione rivolta a monte della supply chain. “A valle, lavoriamo con produttori e verniciatori, ma a monte i nostri interlocutori sono architetti, aziende contract, progettisti, art director, che spesso non prendono in considerazione la vernice quando realizzano un concept di progetto o prodotto, pensando che la figura di riferimento che se ne occupa sia solo il produttore. Invece, già partendo dalle prime fasi di concept si può fare la vera differenza, anche dal punto di vista della sostenibilità”. Dallo scorso anno ICA Group, per lavorare su questa tematica di sensibilizzazione, ha iniziato una stretta e proficua collaborazione con One Works, società di progettazione e consulenza internazionale con sede a Milano, che opera con un approccio dove ingegneria delle infrastrutture di trasporto, dell’urbanistica e del real estate commerciale si integrano con l’architettura. In occasione del Fuorisalone 2021, è stato inaugurato nella sede di via Sciesa di One Work il Lifelab Discovery, showroom permanente di ICA Group. “Giulio De Carli, Founder & Managing Partner One Works, è entrato a far parte del nostro CDA – commenta ancora Gelosa – insieme a Eleonora Rizzutto, Chief Ethics & Compliance Officer, Director Corporate Sustainability & Responsibility di Bulgari e Sustainable Development Director di LVMH Italy; come azienda del settore chimico abbiamo deciso di aprire il nostro consiglio di Amministrazione a due attori esterni al settore, ma cruciali e di grande aiuto per poter veicolare il nostro messaggio, facendolo poi penetrare nei rispettivi settori di provenienza”.
INVESTIMENTO ECONOMICO STRATEGICO
Quando si pensa a prodotti ecologici e biologici, spesso il primo pensiero del consumatore finale va al prezzo, e la scelta, molte volte, ricade su prodotti più competitivi in tal senso. Se si pensa però alle vernici bio, spiega Gelosa, “esse hanno un costo finale che oscilla tra l’8 e il 15% in più, rispetto ad un prodotto tradizionale. Se analizziamo questa differenza dal punto di vista del consumatore finale, l’aumento non incide in maniera considerevole sul costo di un prodotto di design o un sistema arredo. Facciamo un esempio: se acquisto una cucina, le vernici utilizzate corrispondono a circa l’1% di tutte le componenti necessarie per realizzarla. La differenza di costo è praticamente, dunque, irrilevante”. Dall’altro lato, se si analizza questo incremento di prezzo dal punto di vista del cliente dell’azienda, il produttore, questo può utilizzare la scelta virtuosa di vernici bio come strumento e argomento a suo vantaggio: diviene un marketing tool di valore, da veicolare nel modo migliore per la vendita.