La definizione ‘carta da parati’ oggi appare limitativa e antiquata. Come dimostrato anche in occasione di Maison&Object e Deco Off, momento importante per le novità proposte dai produttori specializzati, il settore conquista spazio grazie a creatività e versatilità tecnica
Dopo avere conosciuto la loro massima diffusione negli anni Sessanta e Settanta, le antiche carte da parati hanno cambiato identità. La versione evoluta dei sistemi di carta per rivestimenti a parete sta diventando infatti una soluzione apprezzata per la decorazione degli spazi più disparati, spingendosi anche nelle aree outdoor. Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione con relativo rilancio internazionale del wall paper e il trend del momento sembra essere una versione 2.0 delle carte floreali alla quale si accosta l’effetto trompe l’oeil. Ma cercare di definire una tendenza dominante è limitativo: i soggetti che ogni brand può stampare sono molti, personalizzabili, anche singolarmente, fino alle soluzioni panoramiche, da parete a soffitto e il vasto mondo della produzione su licenza anche per marchi della moda. E intanto crescono gli operatori specializzati.
PERFORMANTE ED ECOLOGICA
Tra i marchi italiani che hanno un posizionamento riconoscibile e di qualità compare la milanese WallPepper®. Azienda in fase di crescita, che ad oggi conta uno staff di quattordici collaboratori, con gli spazi e la produzione a Milano, un ufficio di rappresentanza a New York, e 1,5 mln di euro di fatturato. “Limitarsi al lavoro sullo sviluppo del prodotto, come accade in molti settori, è oggi insufficiente”, afferma Diego Locatelli, direttore e fondatore del marchio. “La nostra produzione lavora su tre asset fondamentali: uno sviluppo costante delle collezioni, che oggi contano più di 600 soggetti, e la stabilità della tecnologia che deve consentire una posa precisa tanto da rendere invisibili i giunti. Ultimo, ma non meno importate, la qualità del materiale che deve essere performante ed ecologico, come gli inchiostri per la stampa”. Si tratta di Pepper Smooth TNT, un composto a base di fibre tessili di agave e cellulosa, pvc free, certificato resistente al fuoco in classe B-s1-d0. Questo prodotto ha ottenuto la certificazione Imo-Med per la cantieristica navale e contribuisce all’ottenimento delle certificazioni ambientali internazionali (Breed e Leed, tra le altre). “In azienda abbiamo attivato un’area che si occupa della formazione. Abbiamo posatori dedicati ai progetti speciali e supportiamo i designer in tutte le fasi di progetto e personalizzazione delle superfici, lavorando anche sulle creatività”, precisa Locatelli. Un servizio contract che ottimizza il materiale e che può lavorare su ampie campiture e disegni scongiurando la ripetitività delle grafiche posate su ampie superfici. Questo tipo di rivestimento a base di carta compete con altri materiali potendo essere posato, anche in cantieri per la ristrutturazione, sopra ad altre superfici intervenendo con versioni isolanti sia dal punto di vista acustico che termico. È sufficiente una buona rasatura di sottofondo. Il materiale viene rinforzato con fibre di vetro nei casi in cui debba resistere a sollecitazioni strutturali o in ambienti umidi. Per la collezione Urban Forest, presentata a M&O, WallPepper® ha sviluppato 90 nuove creatività. Molte sono il risultato del lavoro del team interno ma il marchio collabora anche con autori che sviluppano capsule speciali, anche per serie temporanee. L’azienda sta considerando la possibilità di sviluppare collezioni su licenza. Nel frattempo, in occasione della fiera parigina, si è riconfermata la collaborazione con Cassina. Nello showroom storico a Paris Saint-Germain, le pareti decorate, anche con grafiche esclusive, sono state lo scenario di un evento Deco Off. A Milano, i prodotti del brand e le molte varianti funzionali, sono sempre in mostra nei cinque piani dello showroom Salvioni, in via Durini.
ULTRASOTTILE E FLESSIBILE
Arriva dal distretto di Sassuolo il marchio Glamora, che aveva già presentato la sua novità di prodotto al Cersaie: GlamFusionTM, la carta da parati prefinita e waterproof. L’azienda, con ventisei dipendenti e un fatturato di 4,5 mln di euro, ha la sua casa milanese nello showroom di via Solferino. La leggerezza del prodotto ne facilita il trasporto e lo spessore ultrasottile permette di posarlo su materiali esistenti. La grande flessibilità consente di maneggiare la carta senza rischio di rottura e di rifilarla in loco con un semplice cutter, per adattarla con precisione a nicchie, fori o gruppi idraulici. La nuova Collection IX è stata ideata per questo nuovo supporto, e sviluppa il tema vegetale con grafiche macro, ombre impalpabili e segni astratti che spaziano dalle atmosfere esotiche della foresta tropicale a prati dai fiori oversize. Come tutte le superfici Glamora, anche GlamFusionTM viene progettata su misura grazie al Bespoke Design Service dell’azienda.
NATURA NEI DETTAGLI
L’expertise nel rivestimento, che deriva dall’essere capitale mondiale della ceramica industriale, pare aver reso il distretto sassuolese un punto di riferimento anche nell’ambito del rivestimento di carta da parete. Inkiostro bianco, con i suoi venti dipendenti, ne è un altro esempio. L’azienda ha in provincia di Modena sia la sede che lo showroom. La sua nuova collezione è nata dall’osservazione degli elementi primordiali e della natura. Trame nascoste, geometrie, texture che derivano da manti maculati e zebrati: tutto viene osservato da vicino per riuscire a cogliere la ricchezza dei dettagli. La collezione Natural Beauty si compone di ventitré nuovi decori articolati in quattro diversi stili: floreale, geometrico, animalier e illustrativo, declinati in una ampia palette colori. Tutte le collezioni possono essere stampate su carta vinilica e fibra di vetro. Il concetto di design su multi-materia è uno dei temi portanti del marchio; la collezione di rivestimenti a parete in legno di betulla stampato Lineadeko, realizzata in collaborazione con Listone Giordano, trova il suo compendio nei rivestimenti in fibra di vetro Eq Dekor, pensati per le zone doccia.
LE CARTE D’AUTORE
La sede principale di produzione del marchio Jannelli&Volpi, uno dei player più consolidati dall’alto dei suoi 58 anni di attività, è a Tribiano, in provincia di Milano, ed è stata inaugurata nel 2014. L’azienda ha 140 dipendenti e realizza un fatturato di 32 milioni di euro, disegnando e realizzando un’ampia gamma di collezioni proprietarie (JWall, JV Italian Design, Sirpi). La sede storica di via Melzo a Milano è oggi diventata un punto di riferimento per la carta da parati, i tessuti e i complementi d’arredo, sede del JVstore e di uno spazio eventi. JV Licence design è invece l’unità di business interamente dedicata alle collezioni nate in collaborazione con altre aziende, di cui Jannelli&Volpi è produttrice e licenziataria. Include prodotti dallo stile iconico ispirati al mondo dell’arte e del design, come la collezione Wallcoverings Marimekko – lanciata nel 2009 e oggi alla sua quinta edizione – e le due recenti M.C. Escher e Leonardo, che traggono ispirazione proprio dai due grandi maestri d’arte. La linea Armani/Casa Exclusive Wallcovering Collection e Wallcoverings01 MissoniHome sono collezioni autonome ma realizzate in collaborazione con i noti marchi della moda. Jannelli&Volpi investe da tempo nella continua implementazione delle tecniche produttive, perseguendo una strategia aziendale che ha in creatività e innovazione le sue linee guida. Il conseguimento di metodologie sempre più avanzate, garantisce la flessibilità indispensabile per rispondere a mercati con esigenze molto diverse in termini di dimensioni, quantità, certificazioni. “E siccome innovazione significa anche rispetto dell’ambiente, da molti anni” ci conferma Paola Jannelli, creative director della società, -“Investiamo e lavoriamo in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale di ogni processo produttivo. Lo facciamo grazie a utilizzo esclusivo di inchiostri a base acqua, circuito dell’acqua a ciclo chiuso e continuo, recupero dell’energia prodotta, utilizzo di materie prime certificate e provenienti da filiere gestite in modo sostenibile, e controllo rigoroso delle condizioni di lavoro nello stabilimento.” E mentre le collezioni JWall, Forest e Primus Reloded, si ispirano al tema floreale, le novità del marchio Sirpi, Altagamma Kilt e Venetian Damask guardano a pattern di ispirazione nordica e reinterpretano la cultura iconica italiana delle righe e del damasco.