Nella capitale del vetro artistico, la situazione è ormai ridotta ai minimi termini. Ad affermarlo è Promovetro, consorzio dedicato alla promozione del vetro di Murano, presentando i risultati di un questionario sottoposto nei giorni scorsi alle vetrerie presenti nell’isola della laguna veneziana. Su cento intervistati, hanno risposto in ottanta ed è emerso che meno del 60% delle fornaci risulta in funzione. A settembre 2020, quando l’emergenza pandemica sembrava ormai superata, circa il 90% era già stato riattivato.
La stessa ricerca, svolta da Promovetro in collaborazione con Confartigianato Venezia, evidenzia un crollo dei fatturati generati dal settore. È infatti aumentata, dal 39% di settembre 2020 all’attuale 45%, la quota di aziende che dichiara di aver perduto oltre il 70% del fatturato rispetto al 2019. Cifre che portano il presidente di Promovetro, Luciano Gambaro, ad affermare che: “Rispetto allo scorso anno, la situazione è peggiorata e non si vede la luce in fondo al tunnel”.
Le ragioni di questa crisi? Le ha spiegato a Pambianco Design Simone Cenedese, vice presidente della federazione metropolitana di Venezia dell’artistico di Confartigianato e membro del cda di Promovetro. “A Venezia e a Murano non ci sono più turisti. Di conseguenza, per le vetrerie pesa l’assenza delle vendite dirette, che rappresentavano un business determinante proprio perché il nostro vetro viene acquistato anche a seguito dell’emozione nel vederlo realizzato”.
Cenedese aggiunge che, tra le fornaci rimaste aperte, l’attività è comunque ridotta al minimo. “La mia, per esempio, è in funzione perché abbiamo tanti clienti all’estero e continuiamo a rifornirli, ma il punto vendita a Murano è chiuso per assenza di turismo e quindi dobbiamo far ricorso alla cassa integrazione per attività rallentata. Credo che nessuno, oggi, stia lavorando ai ritmi pre-pandemia. Anche perché non ci manca solo il turismo; è venuta meno anche una parte di ordini legati ai progetti. I clienti si sono fermati e attendono che tutto riparta per rimettersi anche loro in azione”.
A quando la ripresa? “Facciamo vetro, ma non siamo ancora riusciti a realizzare la sfera di cristallo per prevedere il futuro” replica Cenedese, auspicando i primi segnali per il mese di maggio ed evidenziando che “quando c’era libertà di spostamento tra le regioni o già all’interno della singola regione, un po’ di movimento a Murano c’era, e infatti i negozi avevano iniziato a riaprire le attività. Ora purtroppo è tutto fermo”.
Secondo quanto dichiara il presidente della sezione vetro di Confartigianato Venezia, Andrea Della Valentina, la ripartenza arriverà solo quando ci sarà di movimento e in Laguna torneranno i turisti internazionali, a cominciare dagli americani che sono attesi a partire da settembre.