Lo scorso ottobre The Student Hotel (TSH) ha aperto alla città di Bologna il suo format di ospitalità ibrida e ha confermato il suo investimento di 425 milioni di euro per l’Italia. TSH Bologna diventa così il sedicesimo hotel del gruppo olandese e va ad aggiungersi al network in continua crescita di strutture ibride presenti in tutta Europa.
Costruita in Bolognina – un quartiere, a pochi passi dal centro, che sta attraversando profonde trasformazioni urbane – la nuova struttura mira a diventare un polo di innovazione e creatività progettato per collegare e riunire diverse comunità di persone. Il tutto coniugando l’attenzione al design con spunti locali.
L’edificio risalente alla fine degli anni 80 sorge in via Fioravanti 27 e diventa così il secondo hedaquarter del gruppo olandese in Italia dopo Firenze Lavagnini. Ad oggi sono già 180 gli studenti (47% italiani, 14% spagnoli, 10% americani, 29% altri) che hanno iniziato a popolare le 361 stanze e gli spazi di Tsh Bologna, tra cui la grande corte interna con piscina, la palestra, il ristorante, le aree giochi e gli ambienti di co-working Collab, destinati ai lavoratori smart. Tsh Bologna prevede di accogliere i primi turisti nazionali e internazionali a partire dal gennaio 2021.
Agli architetti e designer che hanno lavorato al progetto di riqualificazione dell’immobile, l’ex palazzo Telecom si presentava come una megastruttura brutalista affacciata su una grande piazza centrale. La corte è stata interamente conservata e trasformata in quello che diventerà il cuore pulsante dell’attività sociale di TSH Bologna, grazie alla costruzione di una piscina e della zona ristorante con tavoli e di aree in cui lavorare e studiare all’aria aperta.
“Abbiamo, sin da subito, intuito la forza innovativa del progetto di TSH e colto la sfida: trasformare un edificio dismesso, sul quale Open Project lavorava già da anni, in un volano per la rigenerazione di un quadrante della città di Bologna, con un occhio attento alla sostenibilità ambientale, alla contestualizzazione e all’inclusione”, ha commentato Francesco Conserva, partner di Open Project, responsabile del progetto definitivo, esecutivo e della direzione lavori.
All’interno della corte si rincorrono alcuni tra gli elementi chiave dell’identità cittadina: all’acqua che rimanda al passato di Bologna come città di canali navigabili e alla terra, nel cortile sono presenti palme che rievocano gli esotici giardini nascosti nei chiostri dei palazzi medievali del centro, si aggiunge il fascino disruptive della street art: un grande murales del poliedrico graffitaro milanese Never2501. “Abbiamo voluto mantenere la volumetria industriale originale, rigenerandola e modellandone gli spazi interni”, ha aggiunto Matteo Fantoni, fondatore di Matteo Fantoni Studio, autore del progetto architettonico e del concept. “La sovrapposizione ed estensione dei volumi, sospesi in copertura, crea un dialogo tra vecchio e nuovo sostenibile ampliando il significato rigenerativo del progetto”.
Il risultato sono ambienti estremamente flessibili, utilizzabili sia per le attività diurne – che graviteranno tra bar, ristorante, auditorium, palestra, zone studio e lavoro – sia per quelle notturne, tra cui party e dj set. Ogni elemento architettonico e di design – dalle suggestioni in stile Memphis all’ispirazione industrial – è stato realizzato per rispondere alla personalità degli ospiti di TSH Bologna: studenti, turisti nazionali e internazionali, coworker e startupper, una generazione in movimento, aperta, tollerante e creativa, che ricerca spazi ibridi accoglienti e identitari, in grado di accogliere la propria fluidità.
Ai due immobili già operativi – Bologna e Firenze Lavagnini, inaugurato nel 2018 – si andranno ad aggiungere altre quattro sedi, tutte con apertura prevista entro i prossimi tre anni. Tra queste, gli ulteriori due hotel ibridi che sorgeranno a Firenze: il primo in zona Belfiore – dove è prevista la costruzione di una struttura di 82mila metri quadrati con 550 stanze e 3mila metri quadrati di uffici destinati al coworking – il secondo al posto dell’ex Manifattura Tabacchi. Qui Tsh effettuerà il restauro conservativo di 14.500 metri quadrati per dare vita a un hotel di 318 stanze che garantirà la creazione di un indotto di circa 200 posti di lavoro tra diretti e indiretti.
Le altre due sedi italiane di Tsh vedranno la luce a Torino – nel quartiere Aurora, che ospiterà 525 camere su un’area di 30mila metri quadrati – e a Roma. Nella capitale, la nuova struttura da 481 stanze sarà eretta a pochi passi dalla Sapienza, in zona ex Dogana di San Lorenzo.