L’impegno verso la sostenibilità ambientale, una distribuzione innovativa e lo sviluppo della proposta di interior design, pronta a debuttare ad aprile 2022 anche con l’outdoor, sono al centro delle strategie d’impresa di Terratinta Group SB, realtà di Fiorano Modenese che, nel 2020, ha realizzato un fatturato di oltre 22 milioni di euro, in linea con i due anni precedenti, dei quali il 98% generato dall’export in oltre 50 Paesi ma con l’intenzione di crescere anche sul mercato domestico.
Il Gruppo, che, in qualità di editore, progetta, crea e distribuisce prodotti ceramici di design, comprende cinque marchi coordinati da un’unica rete commerciale: Terratinta Ceramiche, Ceramica Magica, Sartoria, Micro. e l’ultimo nato in casa Terratinta Atmosfere, il nuovo progetto del Gruppo che celebra la passione per la ceramica attraverso la creazione di nuove proposte per il mondo dell’arredo e del complemento di design con una collezione di tavoli, realizzati in collaborazione con Lucchesedesign Studio, ispirati a materiali e rapporti armonici propri delle architetture italiane e di accessori ed elementi bagno ispirati al Rinascimento. “Il brand Atmosfere introduce gli elementi d’arredo nella nostra proposta rendendola completa – esordisce Luca Migliorini, CEO di Terratinta Group SB – Per noi diventa un veicolo di comunicazione di tutto ciò che fa l’azienda, attraverso la creazione di ambientazioni che mettano in scena la coerenza e il dialogo tra i diversi prodotti del gruppo. Vogliamo raccontare il nostro ‘total look’ con la ceramica come protagonista e fil rouge dai pavimenti ai rivestimenti, fino all’arredo“.
Affinché i prodotti vengano comunicati correttamente ai consumatori finali, il Gruppo ha selezionato e formato i propri rivenditori e sta ottenendo i primi feedback positivi dai mercati internazionali. “Le proposte arredo di Atmosfere sono state accolte positivamente dal mercato italiano e da poco abbiamo iniziato a esportarle in Nord Europa, Stati Uniti e Israele, dove abbiamo venduto i primi tavoli proprio nei giorni scorsi. All’estero le nostre proposte sono vendute prevalentemente attraverso negozi di ceramica“. Il manager, però, non esclude la possibilità di arrivare all’apertura di flagship store in partnership con distributori locali e, intanto, pensa alla Design Week di aprile 2022 alla quale il brand parteciperà per la prima volta con la proposta d’arredo, con un allestimento all’interno dello spazio di via Solferino e debuttando con una proposta outdoor. “Il prossimo step sarà l’introduzione di elementi di arredo per l’outdoor coerenti con le nostre finiture e proposte indoor“, anticipa il manager.
“Dal punto di vista commerciale stiamo toccando ora il nostro punto più alto – prosegue il CEO -, una diversa interpretazione del business che sarà la nostra strada in futuro. Ci differenziamo dalle altre aziende ceramiche poiché a livello distributivo puntiamo a vendere il prodotto finito, non a rivolgerci ad aziende del mondo dell’arredo oppure a trasformatori. Oggi la nostra offerta è così ampia e integrata di tecnologie (dal prodotto industriale a quello artigianale, dal piccolo formato alle grandissime lastre) da non essere replicabile da altre aziende, nemmeno editrici”.
Una innovazione che Terratinta declina sull’e-commerce affrontandolo in prima persona attraverso la presenza sul territorio di rivenditori autorizzati: “la nostra non vuole essere una presenza online a sé stante – afferma Migliorini – ma vuole porsi come ‘drive to store’, una forma di promozione collaterale rispetto a quelle più tradizionali dove comunque il rivenditore rimane un attore principale. Ci rivolgiamo a un consumatore che ricerca un pacchetto completo di elementi nello stesso luogo fisico o online”.
Sul fronte della sostenibilità, l’azienda, che ha presentato nei giorni scorsi il Bilancio di Sostenibilità 2021 e la nuova sede circondata dal verde e caratterizzata da ampi spazi che nei prossimi 18 mesi vedranno anche la realizzazione di un esteso impianto fotovoltaico, ha iniziato a integrare politiche di cambiamento nelle proprie attività già nel 2019 con il progetto Change, sviluppando un approccio strategico al tema, poi strutturato in un percorso che l’ha portata ad adottare la forma giuridica di Società Benefit e a raggiungere, nel 2020, il traguardo della Carbon Neutrality compensando al 100% le emissioni di CO2 grazie all’utilizzo di green energy proveniente da fonti rinnovabili. Oggi, come ha spiegato Migliorini, l’azienda, che si appoggia a fornitori di materiale ceramico che per l’80% possiedono certificazioni ambientali di prodotto e di processo, punta a ottenere la Certificazione B Corp. “Puntiamo – afferma Migliorini ricordando che la prima azienda ceramica produttiva è stata Florim – ad essere la prima azienda B Corp non produttiva nel settore ceramico“.