Studiopepe presenta un nuovo Progetto Manifesto per riflettere sul concetto di ‘desiderio’, parola composta dal prefisso latino ‘de-‘, che significa “mancanza di qualcosa” e dalla parola ‘sidus’ che significa ‘stella’. Desiderare qualcosa significa letteralmente “mancanza di stelle”, “sentire una mancanza di stelle”, o in altre parole avere la percezione di una mancanza sottintendendo di conseguenza, un sentimento di ricerca appassionata.
“Ogni Manifesto è unico, ma tutti condividono la nostra visione del design e rappresentano una raccolta di progetti e suggestioni elaborate durante l’anno trascorso – una sintesi che si manifesta nella progettazione di un luogo e di un’esperienza ponendoci delle domande su temi quali la fruizione degli spazi pubblici o domestici e il nostro rapporto con gli oggetti”, spiegano Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto, fondatrici di Studiopepe.
‘De-siderio‘ è il nome che Studiopepe ha dato alla loro costellazione immaginata, una costellazione formata da tutti i progetti di product design che hanno realizzato quest’ anno. Una costellazione che ha coinvolto ricerca formale e ricerca sui materiali, analisi dei segni e del linguaggio, tutti aspetti che sono caratteristici della loro visione progettuale.
Non più un luogo fisico per contenere i progetti ma un’architettura immaginaria nata per mettere in relazione i progetti, raccontati attraverso un video che utilizza il linguaggio poetico e sinestetico tipico dell’arte, creando rimandi, connessioni, dialoghi, analogie. Il video De-siderio è stato lanciato worldwide lo scorso 17 novembre su tutti i canali di Studiopepe e sui canali delle aziende coinvolte Baxter, Cc-Tapis, Gallotti&Radice, Petite Friture, Tacchini, Tooy e Wall&Dèco per le quali lo studio ha realizzato diversi progetti.