Nel 30° anno della sua attività Sicis partecipa alla V° edizione della Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo con un’esposizione volta a sottolineare il rapporto con la sua città, Ravenna, storica patria del mosaico. L’evento mette in scena un percorso dove la materia, la tecnica, la creatività, la capacità dei maestri mosaicisti, entrano in una simulazione virtuale.
La galleria sarà allestita nel settecentesco Palazzo Rasponi delle Teste e sarà un racconto coinvolgente attraverso video e immagini particolari, che tracceranno l’evoluzione dell’azienda fino alla destinazione: la rilettura del settecentesco micromosaico, per la creazione di nuovi gioielli. Opere realizzate da gemmologi e orefici di alto livello.
L’esposizione immersiva inizia immediatamente nello scalone d’ingresso e segue per l’intero piano nobile. Proiezioni animeranno a 360° le pareti con affreschi digitali, ripercorrendo le principali collezioni di ritratti, icone e volti realizzati dai maestri mosaicisti di Sicis.
Giochi di immagini e video mostreranno la maestria del mosaico della natura, riprendendo pattern iconici del vasto archivio, spaziando dall’imposizione floreale barocca e rinascimentale fino ai canoni stilistici orientali giapponesi. Ci saranno inoltre stanze con specchi magici, per presentare la materia: marmo, vetro, acciaio, tessuti e processi produttivi. Tavoli retroilluminati con le tessere in vetro in tutti i cromatismi e forme. produzioni zenitali per presentare i maestri mosaicisti.
Spazio proiezioni per progetti innovativi della maison, ispirate alla pop art, all’avanguardia oltre a tipi di mosaici completamente nuovi, quali il metallismo o l’utilizzo di materie inconsuete, oltre ai fumetti, le pin-up, i manichini reinterpretati dagli stilisti della Factory Sicis.
Infine, la ‘sala del micromosaico’ dedicata interamente alle opere create da Sicis Jewels, dove saranno esposti gioielli in micromosaico, arte applicata nell’alta gioielleria del passato, fiorente nel XVII secolo ma successivamente scomparsa quasi del tutto nel XVIII. Viva, per opera di Sicis, nel XXI secolo.