Si preannuncia una fine d’anno ricca di interessanti investimenti nel mondo della nautica, diverse le realtà che stanno manifestando un’attrazione per la Borsa.
Sanlorenzo, che punta a chiudere l’anno a quota 460 milioni di euro di fatturato, ha scelto di aprire al mercato il proprio capitale e, come ha confermato il presidente Massimo Perotti in occasione della conferenza stampa di presentazione delle novità, l’Ipo potrebbe avvenire già entro fine anno. “Nel 2019 – ha detto – sento che abbiamo concluso un ciclo; la società è più grande di quando abbiamo cominciato, il brand è forte, abbiamo una linea fantastica di prodotti. Ora dobbiamo guardare al futuro”. Ma soprattutto, ha evidenziato, “l’Ipo rappresenta l’occasione per dare a tutte le persone” che lavorano in Sanlorenzo “l’opportunità di diventare, ciascuno di loro, piccoli imprenditori e garantire a Sanlorenzo un nuovo ciclo”.
L’obiettivo dell’operazione, ha sottolineato anche, è “raccogliere capitali per procedere a nuovi investimenti”. Una modalità “moderna” di “sviluppare l’azienda”. Sul mercato “andrà il 35% del capitale sociale”, mentre il resto resterà sotto il controllo degli attuali azionisti (il management detiene il 5%, mentre il 60% è in mano alla holding di famiglia Happy Life). “Dalla fine di ottobre – ha spiegato Perotti – ci concentreremo sull’Ipo”. Intanto Sanlorenzo si presenta al mondo nautico con il nuovo yacht SD96, i cui interni sono stati affidati a Urquiola, mentre gli esterni sono firmati Zuccon International Project. “Ho scelto Patricia perché volevo inserire nell’universo dei linguaggi di Sanlorenzo un apporto d’interior più femminile, fino ad ora estraneo al mondo della nautica. E lei è oggi la donna più corteggiata dall’industria del design mondiale per la capacità di coniugare bellezza e comfort. Sempre con un tocco di ironia e una sensibilità quasi poetica, fatta di amore per ciò che è glocal e un grande rispetto per il lavoro manuale, quello degli artigiani” ha evidenziato il presidente.
Anche il gruppo nautico Ferretti si prepara allo sbarco in Borsa e il primo passo di questo processo pare essere rappresentato dalla conversione in capitale del prestito soci (212 milioni) definito all’azionista di controllo (86,8%), il colosso cinese Weichai: operazione che avviene all’interno di un più ampio rafforzamento patrimoniale da 252 milioni. Processo che ha visto poi partecipare l’azionista italiano Piero Ferrari e il nuovo partner Adtech Advanced Technologies che hanno messo sul piatto 40 milioni. Con questi capitali, la società guidata dall’AD Alberto Galassi può continuare nel suo processo di espansione che sta vedendo sfilare, al salone di Cannes, una flotta di 26 imbarcazioni fra cui 6 novità per i marchi Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Custom Line e Wally.
Nel percorso pianificato da Weichai l’ultimo step è quello della quotazione a Piazza Affari. Così durante il mese di agosto sono stati depositati i file sia in Borsa sia in Consob in vista dell’approvazione del prospetto informativo. Perché l’obiettivo dichiarato dell’azionista di controllo di Ferretti è quello di completare il processo al massimo entro la fine di ottobre.
Ferretti si presenta ai nastri di partenza del listino milanese con una semestrale che ha registrato un valore della produzione di 358 milioni di euro (+6,5% rispetto al 30 giugno del 2018) e un monte ordini complessivo pari a 653 milioni di euro, il 19% in più rispetto al valore di giugno 2018.