Samo Industries chiude il 2020 con un giro d’affari pari a 87,6 milioni di euro, cifra che risulta dall’accorpamento dei bilanci di Inda e di Samo+Lineabeta, registrando una decrescita marginale del 3,7% sull’anno precedente e mettendo a segno un risultato migliore rispetto alla contrazione oltre il -10% registrata dalla filiera del legno-arredo a livello nazionale. Il polo Samo+Lineabeta, grazie ai mercati retail internazionali, ha registrato un decremento pari all’1,6%, mitigando quindi il calo di fatturato del 5,5% registrato da Inda e causato soprattutto dalla rischedulazione di importanti forniture ad hotel internazionali che hanno rimandato gli interventi di ristrutturazione.
Il mercato, si legge nel comunicato dell’azienda, “ha premiato la prontezza di reazione alle criticità del periodo e le nuove proposte che il Gruppo ha continuato a sviluppare”. Samo Industries ha, infatti, da subito messo in campo stringenti misure di sicurezza per i suoi stabilimenti che hanno permesso di non interrompere del tutto le attività; inoltre, ha attuato tempestivamente una focalizzazione della produzione per il nuovo progetto Halt Covid, una collezione di barriere parafiato e pareti divisorie.
“In un periodo così complesso – afferma Denis Venturato, presidente di Samo Industries – siamo particolarmente soddisfatti di aver chiuso l’anno in sostanziale pareggio sul 2019, con un decremento marginale dovuto per lo più a forniture solo rimandate, e non annullate, a causa della pandemia: abbiamo continuato a lavorare duramente e siamo stati in grado di reagire alla situazione limitando fortemente gli impatti dell’emergenza, addirittura accrescendo la nostra presenza in mercati ad alto potenziale, quali i paesi dell’Europa centrale“.